Urbanistica

Stadio Roma verso il sì: taglio del 25% ai volumi, d'accordo giallorossi e Campidoglio

di Alessandro Lerbini

Una riduzione di un quarto delle cubature per mettere tutti d'accordo e dare il via libera ai cantieri del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle. La riunione tecnica di ieri in Campidoglio, nella quale l'As Roma ha presentato i nuovi elaborati con volumetrie ridotte, ha probabilmente messo fine allo stallo e alle polemiche che si sono succedute in questi mesi attorno alla nuova casa dei giallorossi. A pagare il prezzo più caro è l'assessore all'Urbanistica Paolo Berdini, strenuo oppositore del progetto Pallotta-Parnasi, che nella serata di ieri ha presentato le sue «irrevocabili dimissioni».

Le novità sull'impianto riguardano una sforbiciata all'altezza dei tre grattacieli di Libeskind e una nuova ridefinizione degli spazi interni al business park con più verde e l'eliminazione di alcuni corpi bassi del "Convivium". L'intesa è stata raggiunta al termine di una riunione durata circa due ore alla presenza del vicesindaco Luca Bergamo, del presidente dell'Assemblea capitolina Marcello De Vito, del dg della As Roma Luca Baldissoni e del costruttore Luca Parnasi.

Il progetto che ha trovato tutti d'accordo è stato mostrato attraverso un proiettore nella sala delle bandiere. Chiuse le tende i presenti hanno potuto ammirare in anteprima le nuove planimetrie, gli schizzi di come cambierà il business park e alcuni rendering riadattati. Per ora l'ordine del Campidoglio è "massima riservatezza", almeno per un'altra settimana, quando i tavoli tecnici avranno limato i dettagli e concluso il lavoro. La riduzione oggetto della trattativa dovrebbe essere intorno al 25%, un limite entro il quale la rinuncia alle opere pubbliche contenute nel progetto sarebbe minima e non riguarderebbe gli interventi più importanti come il ponte verso l'autostrada, quello pedonale tra lo stadio e la Fl1 o l'intervento sulla Roma-Lido attraverso l'acquisto di nuovi treni.

Ora la trattativa tra le parti va avanti e si punta ad un accordo entro il 3 marzo, data in cui si svolgerà l'ultima riunione della conferenza dei servizi chiamata a dare il permesso a costruire all'opera.

«Vorrei ringraziare la Roma - ha detto il vicesindaco, Luca Bergamo - per aver risposto alle sollecitazioni dell'amministrazione capitolina nella riunione della scorsa settimana presentandoci una revisione del progetto che ha dei caratteri fortemente innovativi. I tavoli tecnici sono ancora al lavoro, faremo una valutazione di questa importante novità e ci siamo dati appuntamento alla prossima settimana. Se rispetteremo i tempi del 3 marzo? È ovvio».

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