Urbanistica

Piani casa/2. Quasi ovunque cubature aggiuntive oltre al bonus base, premiati ambiente e antisismica

Con gli ultimi ritocchi alle loro leggi sui piani casa, Marche e Calabria (vedi articolo a fianco) si aggiungono alle Regioni che prevedono la concessione, al ricorrere di particolari condizioni, di ulteriori premi volumetrici per favorire l’ammodernamento del patrimonio edilizio esistente.

Al momento dell’approvazione delle leggi istitutive dei piani casa, per quanto riguarda l’entità degli incrementi volumetrici, la quasi totalità delle Regioni si attenne a quanto concordato con lo Stato sia per gli ampliamenti che per la demolizione e ricostruzione di interi edifici. Per facilitare la costruzione di una stanza in più di un’abitazione fu concessa la possibilità di aumentare la superficie esistente del 20%: quasi tutte, inoltre, posero un limite di 200-300 metri cubi al volume aggiuntivo da realizzare.

Nel caso degli interventi di demolizione e ricostruzione la percentuale di aumento più frequente accordata dalle Regioni fu del 35 per cento. Con poche eccezioni (la più rilevante è quella del Veneto, che ha portato all’80% la percentuale massima del premio in caso di demolizione e ricostruzione), le Regioni non hanno modificato nel tempo le percentuali di base dei premi inizialmente stabiliti dalle loro leggi.

Con gli interventi di manutenzione che in questi anni sono stati fatti sui piani casa più di una Regione ha però previsto la concessione di un premio aggiuntivo, rispetto al livello base, nel caso in cui gli interventi edilizi vengano realizzati con particolari accorgimenti o raggiungano determinati standard qualitativi.

Gli obiettivi perseguiti con la premialità aggiuntiva sono i più vari da regione a regione.

In Liguria gli incrementi di base (variabili con la dimensione dell’edificio esistente) delle superfici possono crescere di un altro 15% se l’intero edificio sul quale viene realizzato l’intervento viene adeguato alla normativa antisismica e portato ai requisiti di rendimento energetico richiesti per le nuove costruzioni; questa percentuale, inoltre, può raddoppiare se vengono realizzati altri miglioramenti dell’edificio (copertura con lastre di ardesia, tetto fotovoltaico). L’installazione di impianti fotovoltaici è premiata anche in Basilicata con un extra del 5% nel caso di demolizione e ricostruzione di un edificio; questo tipo di intervento può beneficiare di un aumento di superficie del 15% nel caso in cui un capannone, che si trova in una zona residenziale, venga ricostruito in un’area a destinazione produttiva.

L’incremento di volumetria del 20% previsto per gli interventi di ampliamento dal piano del Molise può diventare del 30% se si riduce del 20% il fabbisogno energetico primario per il riscaldamento invernale dell’edificio esistente. Un altro 5% può essere guadagnato utilizzando per i lavori sugli immobili residenziali materiali locali tradizionali oppure in seguito all’impegno del proprietario dell’immobile a fare una manutenzione esterna dell’intero edificio (sommando queste due azioni l’aumento può arrivare al 10%). Per gli interventi di demolizione e ricostruzione si può passare dal premio ordinario del 35% al 50 per cento.

Nel Lazio, per promuovere la qualità edilizia e architettonica degli edifici e dell’ambiente urbano, la ricostruzione di un edificio demolito, anche parzialmente, sulla base di un progetto selezionato con un concorso di progettazione viene incentivata con un ulteriore aumento della volumetria del 10%, oltre il 35% previsto per gli altri interventi.

Rispetto alle loro impostazioni di partenza anche altre Regioni (Umbria, Sardegna e Veneto) hanno nel tempo introdotto premialità aggiuntive e l’ordine di grandezza è sempre del 5-10 per cento.

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