Urbanistica

Manovra/1. Commissione Ambiente: «anche amianto e certificazione sismica nei super-bonus»

di Giuseppe Latour

Ampliare il campo d'azione delle detrazioni fiscali, includendo le bonifiche da amianto, le certificazioni sismiche, la sistemazione a verde di pertinenze di fabbricati esistenti. Rivitalizzare il fondo progettazione di Cdp, utilizzandolo per finanziare gli elaborati delle piccole opere. Allargare il perimetro del fondo Renzi. E, ancora, vincolare la spesa degli oneri di urbanizzazione, utilizzandoli solo per investimenti, e rifinanziare il fondo locazioni con 90 milioni di euro fino al 2019. La commissione Ambiente della Camera ha appena completato il suo lavoro consultivo sulla legge di Bilancio: i deputati, guidati dal presidente Ermete Realacci, hanno presentato un pacchetto di emendamenti sostenuti dalla maggioranza che, a questo punto, hanno buone possibilità di entrare nel testo finale del disegno di legge.

Un primo capitolo importante riguarda le detrazioni fiscali, che devono allargare il loro raggio d'azione. Gli interventi di bonifica degli edifici dall'amianto andranno ricompresi tra quelli che beneficiano degli incentivi previsti per la riqualificazione energetica, ma solo «qualora tali operazioni siano effettuate contestualmente e in dipendenza da interventi finalizzati al miglioramento dell'efficienza energetica dell'edificio». Per le bonifiche lo sgravio dovrebbe essere biennale e coperto fino a un massimo di 100mila euro di spesa.
Allo stesso modo, tra gli interventi coperti da incentivi andrebbero inserite anche «le spese effettuate per la classificazione e certificazione statica e sismica degli immobili adibiti ad abitazione principale, a seconda abitazione o ad attività produttive, ricadenti nelle zone sismiche 1, 2 e 3, a prescindere dalla realizzazione degli interventi». Questo perché, con le regole attuali, chi effettua una verifica dello stato del proprio immobile, senza fare anche i lavori, non accede a sconti. In questo caso il tetto massimo sarà di 20mila euro.

Ancora, gli sconti andranno allargati anche agli interventi sulle pertinenze di fabbricati esistenti, per la sistemazione a verde di aree scoperte. Nello specifico, bisognerà incentivare la fornitura e messa a dimora «di piante o arbusti di qualsiasi genere o tipo e la riqualificazione di tappeti erbosi, con esclusione di quelli utilizzati per uso sportivo con fini di lucro, anche mediante la realizzazione o l'adeguamento di impianti di irrigazione nonché a lavori di restauro e recupero del verde relativo a giardini di interesse storico e artistico». Lo sconto, in questo caso, è del 50%, con tetto a 20mila euro.

In collegamento all'attuazione del Codice appalti, arriva un emendamento che mira a sbloccare l'arretrato di progettazioni, generato dalle nuove norme sull'appalto integrato. Per questo motivo, la commissione propone di allargare dalla sola progettazione preliminare a tutti i livelli di progettazione (studi di fattibilità, definitiva ed esecutiva) il raggio d'azione del fondo progettazione di Cassa depositi e prestiti, istituito nel 1999 e praticamente mai utilizzato. Dovrà servire principalmente a pagare, per una quota almeno pari al 50 per cento, la progettazione di opere di importo inferiore alla soglia comunitaria.

Una proposta di modifica molto rilevante riprende di peso le previsioni dell'articolo 10 del Ddl sul consumo di suolo , in discussione in Senato, dove viene previsto un vincolo per gli oneri di urbanizzazione: dovranno essere destinati a "a interventi rilevanti per le politiche urbanistiche ed edilizie degli enti territoriali" ed essere così sottratti al circuito della spesa corrente. Più in dettaglio, il denaro dovrà andare "al risanamento di complessi edilizi compresi nei centri storici e nelle periferie degradate, a interventi di riuso e di rigenerazione, a interventi di demolizione di costruzioni abusive, all'acquisizione e alla realizzazione di aree verdi destinate a uso pubblico, a interventi di tutela e riqualificazione dell'ambiente e del paesaggio, anche ai fini della prevenzione e della mitigazione del rischio idrogeologico e sismico e della tutela e riqualificazione del patrimonio rurale pubblico, nonché a interventi volti a favorire l'insediamento di attività di agricoltura in ambito urbano".

Il Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione, grazie al quale vengono consessi canoni scontati ad alcune categorie più deboli, allo stato attuale risulta finanziato solo fino al 2015. Per la commissione "appare opportuno destinare risorse alla dotazione del Fondo per il triennio 2017-2019". Per questo, arriva un emendamento, firmato dalla maggioranza, che prevede una dotazione da 30 milioni all'anno per il triennio: 90 milioni in totale. Infine, andrebbe previsto un allargamento del raggio d'azione del Fondo Renzi, regolato all'articolo 21: tra i vari filoni, dovrebbe pagare anche attività di bonifica da amianto.

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