Urbanistica

Sport e periferie, piano Governo-Coni: cento milioni per finanziare 183 interventi

di Laura Di Pillo

Subito 183 interventi per risanare e costruire impianti sportivi nelle periferie del Paese. È stato presentato ieri a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio Matteo Renzi e dal presidente del Coni Giovanni Malagò il Piano per lo sport e le periferie. Il tutto per un impegno economico iniziale di 100 milioni già stanziati dal Governo per il triennio 2015-2017 (20 milioni nel 2015, 50 nel 2016 e 30 nel 2017) con il decreto n.185 del 2015. È un primo passo, importante, ma che certamente non basta. Perché, ha spiegato Malagò, «sono state 1.681 le richieste di intervento inviate nel febbraio scorso al Coni dai sindaci». Progetti che complessivamente valgono 1 miliardo e 297mila euro. Tanto infatti servirebbe per rimettere a posto gli impianti sportivi italiani, secondo i progetti vagliati da un comitato indipendente di giuristi nominato dal Coni che alla fine ha approvato i primi 183 interventi.

La presentazione del Piano è arrivata all’indomani dell’interruzione del percorso di candidatura di Roma 2024 annunciata martedì scorso dal presidente del Coni Malagò dopo il no del Campidoglio. «Con la rinuncia alla corsa di Roma - ha detto Renzi - hanno festeggiato le periferie di Parigi e di Los Angeles, non la gente delle periferie di Roma». Ancora tanta la delusione per una partita non giocata. «Ma oggi è una bella giornata, positiva e piena di energia», ha sottolineato Malagò spiegando che 480mila euro saranno destinati a impianti sportivi nei comuni colpiti dal sisma dell’agosto scorso: Amatrice e Accumoli. La suddivisione degli interventi regione per regione vede in testa la Calabria con 34 progetti, seguita dalla Sicilia con 22, a dimostrare la «cruciale attenzione al Sud», ha evidenziato Renzi. Il 70% degli interventi ha un valore di circa 200mila euro con il maggior numero possibile di discipline sportive rappresentate. «Noi pensiamo che lo sport sia fondamentale per le periferie, per costruire comunità», ha poi sottolineato il premier confermando l’impegno a «trovare ulteriori risorse in Stabilità. Continueremo a finanziare il Fondo, piaccia o non piaccia a chi vorrebbe bloccare le opere dell’Italia».

In serata è arrivata la replica del sindaco di Roma. «Renzi e Malagò straparlano, sono irresponsabili. I costi delle Olimpiadi hanno sempre sforato il budget iniziale condannando i Paesi organizzatori a pagare debiti enormi per decenni» ha ribadito Virginia Raggi rivendicando una scelta «di responsabilità». Ma il premier , scrive Raggi «continua a dimenticarsene. Preferiamo, invece, concentrarci sulle vere priorità di Roma, lavorando ogni giorno per garantire soluzioni concrete». Lo sport , assicura la sindaca di Roma « è in cima alla nostra agenda, ma non deve trasformarsi in uno strumento per regalare soldi alle lobby. Vogliamo riqualificare le strutture abbandonate e preda del degrado ma anche consentire a tutti di praticare attività sportiva a tariffe accessibili o anche gratuitamente. Questa è la nostra sfida». Nei prossimi giorni si capirà meglio con quali risorse si riuscirà a vincerla

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©