Urbanistica

Il Comune di Milano ristruttura le case sfitte: al via un piano da 30 milioni suddiviso in sei bandi

di Massimiliano Carbonaro

Un piano di recupero del patrimonio abitativo pubblico da circa 30 milioni per riqualificare e rimettere in utilizzo le abitazioni sfitte è quanto messo in campo dal Comune di Milano con l'approvazione in Giunta della delibera che delinea gli interventi prioritari di questa strategia chiamata «Zero case vuote» da realizzare insieme a MM Spa, la controllata dall'amministrazione meneghina. A breve le prime gare per 11 milioni di euro.

Nel dettaglio sono previsti 6 diversi appalti per un valore complessivo di 30 milioni (residui di mutui già contratti dal Comune e finanziamenti statali) con cui recuperare gli alloggi di proprietà comunale. A breve verranno banditi i primi due bandi per oltre 11 milioni (8 milioni e 589mila euro di fondi statali cui vanno aggiunti 3 milioni di risorse comunali) per 276 alloggi concentrati tra San Siro e Baggio, tra le vie San Romanello, San Bernardo, Palmanova, Tarabella, Mar Nero, Nikolajevka e Statuto, dove si trova uno stabile interamente destinato a persone con disabilità.

«Stiamo avviando un vero e proprio intervento di welfare territoriale – spiega l'assessore alla Casa Gabriele Rabaiotti – partendo da un piano straordinario di recupero del patrimonio pubblico non utilizzato e assegnandolo a canone sociale secondo le graduatorie comunali».

Seguiranno quindi altri 4 appalti da 4 milioni e 725mila euro l'uno per 18 milioni e 900mila complessivi, così da intervenire su altri 562 alloggi sfitti che verranno ristrutturati nei vari quartieri. In generale si tratta di adeguamenti impiantistici (elettrico e gas), del ripristino dei servizi igienici con la sostituzione di sanitari e apparecchiature, e di opere atte a rendere gli alloggi fruibili. Il costo medio dei lavori sarà di 16mila euro per unità abitativa; in alcuni casi ne basteranno 10mila, in altri, quelli che presentano situazioni di degrado più pesanti, si potrebbe arrivare fino a 40mila euro.

Dopo l'approvazione della delibera di indirizzo, verranno perfezionati i provvedimenti di approvazione e finanziamento dei progetti in modo da procedere con i bandi di gara e le aggiudicazioni ad inizio 2017 e far partire i cantieri – che avranno la durata di circa un anno – subito dopo. Per arrivare così nel 2018 al recupero degli alloggi e alla loro assegnazione ai nuclei familiari che ne abbiano diritto.

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