Urbanistica

Antisismica/1. Arrivano i fondi 2015 del Piano nazionale di prevenzione: 145,1 milioni di euro

di A.A.

Il governo accelera l'attuazione del piano di prevenzione sismica avviato con l'articolo 11 del decreto legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito con la legge 77/2009 (legge Abruzzo). Sulla Gazzetta Ufficiale del 21 maggio è stata pubblicata l'Ordinanza di protezione civile, firmata dal Capo dipartimento Franco Curcio, che regola l'assegnazione dei fondi dell'annualità 2015, pari a 145,1 milioni di euro.

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L'ordinanza arriva pochi mesi dopo la ripartizione dei fondi 2014, un tempo più ravvicinato di quanto visto negli anni passati. Anche in questo caso, comunque, dopo l'ordinanza uscita adessso (firmata da Curcio il 9 maggio scorso) l'effettiva assegnazione dei fondi alle Regioni avverrà nelle prossime settimane (o mesi), quando uscirà il successivo decreto di ripartizione.

Il problema è che i fondi stanno finendo: l'articolo 11 del decreto L'Aquila (39/2009) mise a disposizione 965 milioni di euro spalmati su sette anni, e in particolare: 44 milioni di euro per l'anno 2010, 145,1 milioni per il 2011, 195,6 per ciascuno degli anni 2012, 2013 e 2014, per poi scendere di nuovo a 145,1 milioni per l'anno 2015 e 44 milioni per il 2016.

È vero sono ancora da spendere le annualità 2014, 2015 e 2016, in tutto 384 milioni di euro, ma una riflessione sull'opportunità di prorogare o rafforzare questa iniziativa andrà forse fatta. Anche perché, come spiegò la Protezione civile in uno Speciale per Edilizia e Territorio qualche anno fa, «la cifra complessiva, i 965 milioni di euro, pur se cospicua rispetto al passato, rappresenta solo una minima percentuale, forse inferiore all'1%, del fabbisogno necessario per il completo adeguamento sismico di tutte le costruzioni, pubbliche e private, e delle opere infrastrutturali strategiche. Andando avanti con questo ritmo ci vorrebbero alcuni secoli per completare l'adeguamento strutturale degli edifici pubblicie privati in Italia». «Tuttavia - aggiunge il Dipartimento della Presidenza del Consiglio - assicurare investimenti regolari nel tempo e migliorare la pianificazione urbanistica attraverso gli studi di microzonazione sono due passaggi chiave per migliorare la cultura della prevenzione sismica».

Come per le altre annualità, anche i fondi 2015 sono destinati a:

a) studi di microzonazione sismica e analisi della condizione limite per l'emergenza (16 milioni di euro);

b) interventi di rafforzamento locale o miglioramento sismico o, eventualmente, demolizione e ricostruzione di edifici ed opere pubbliche d'interesse strategico per finalità di protezione civile (124 milioni di euro complessivi per gli interventi indicati alle lettere b e c);

c) interventi strutturali di rafforzamento locale o miglioramento sismico o di demolizione e ricostruzione di edifici privati;

d) altri interventi urgenti e indifferibili per la mitigazione del rischio simico, con particolare riferimento a situazioni di elevata vulnerabilità ed esposizione (3,8 milioni di euro).

Per l'annualità 2015, come per quelle precedenti (salvo la prima, relativa al 2010), le Regioni devono destinare agli interventi sugli edifici privati da un minimo del 20% a un massimo del 40% del finanziamento loro assegnato, purché questo sia pari o superiore a 2 milioni di euro.

L'ordinanza di Protezione civile

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