Urbanistica

Antisimica/2. Pronte le Linee guida del Mit per la classificazione del rischio degli edifici

di Giuseppe Latour

Le linee guida per la classificazione sismica degli edifici sono pronte e saranno pubblicate entro il mese di giugno. La novità è emersa nella risposta a un'interrogazione del Movimento 5 Stelle in commissione Ambiente alla Camera. E riguarda il sistema di catalogazione dei fabbricati, al quale i tecnici del ministero delle Infrastrutture stanno lavorando da diversi mesi, che consentirà di fotografare immediatamente qual è il grado di rischio in caso di terremoto. Un po' come avviene oggi per la certificazione energetica, con lettere che vanno dalla A alla F. Potranno essere utilizzate come un semplice strumento tecnico volontario, che servirà soprattutto per aiutare i soggetti pubblici e privati a fare valutazioni sul proprio patrimonio. Ma c'è una seconda ipotesi, decisamente più ambiziosa: collegare le linee guida agli incentivi fiscali per le operazioni di miglioramento antisismico.

Sul documento ha lavorato una commissione coordinata da Pietro Baratono, provveditore alle Opere pubbliche di Lombardia ed Emilia Romagna. Al centro di tutto c'è il concetto di expected annual loss, il costo medio annuo da sostenere per riparare i danni e coprire le perdite causate da eventi sismici: in una struttura efficiente questo costo è trascurabile, nelle strutture più vecchie tende a salire, fino al momento in cui può essere più conveniente demolire e ricostruire i fabbricati.

Le linee guida introducono sei classi, dalla A alla F. La classificazione serve a definire quando un edificio ha un rischio sismico più elevato, in funzione della sua capacità di non danneggiarsi troppo nel corso di un terremoto. E potrebbe servire a più scopi. Ad esempio come strumento di supporto alle detrazioni fiscali: grazie alla classificazione è possibile misurare i miglioramenti antisismici. Oppure, in maniera più ampia, in chiave di monitoraggio del rischio del patrimonio edilizio.
Considerando che questo gruppo di lavoro è stato costituito a ottobre del 2013, un'interrogazione del Movimento 5 Stelle, presentata da Claudia Mannino, ha sollecitato il Governo a spiegare a che punto è la redazione del documento.

Il ministero delle Infrastrutture ha risposto spiegando, anzitutto, che il lavoro è stato completato: «Il gruppo di studio all'uopo costituito ha elaborato specifiche linee guida prendendo in considerazione la classificazione in termini di vulnerabilità con la finalità di arrivare ad una classificazione riferita al rischio sismico dipendente non solo dalla vulnerabilità ma anche dalla pericolosità del sito e dall'esposizione».

Per la prima volta in Italia, «si è cercato di tracciare un percorso chiaro per la classificazione del rischio sismico degli edifici». La pubblicazione è ormai prossima e dovrebbe arrivare entro il mese di giugno. Prosegue il Mit: «Queste linee guida, che costituiscono un documento tecnicamente valido e innovativo, sono ad oggi all'esame dei competenti uffici tecnici del Mit e verranno a breve rese pubbliche; certamente potranno costituire un valido supporto all'azione di riduzione del rischio sismico nonché alla migliore comprensione e percezione del rischio sismico da parte dei proprietari delle costruzioni, pubblici o privati, e da parte dei progettisti».

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