Urbanistica

Bagnoli, ok al piano di caratterizzazione. Concorsi di idee per definire la riqualificazione urbana

di Alessandro Arona

La Conferenza di servizi su Bagnoli, che si è riunita il 14 aprile alla prefettura di Napoli, ha approvato il «piano di caratterizzazione» predisposto da Invitalia e Ispra, il piano cioè di rilievi e sondaggi su terreni, spiaggia e zona a mare necessari per definire in dettaglio le bonifiche ancora da effettuare sull'area ex Ilva compresa nel Sin (sito di interesse nazionale da bonificare); l'area Sin si estende per 247 ettari sui 297 totali dell'area Bagnoli-Coroglio oggetto del programma complessivo di rigenerazione urbana, affidato dallo Sblocca Italia 2014 (articolo 33) al Commissario Salvo Nastasi (a cui spettano le approvazioni con poteri "assoluti") e al soggetto attuatore Invitalia (a cui spetta l'elaborazione dei programmi e il ruolo di stazione appaltante per bonifiche e infrastrutture).

La Conferenza è stata invece riconvocata per il 3 maggio per la definizione del piano di messa in sicurezza e pulizia della spiaggia di Bagnoli (arenile nord) che - è stato confermato - sarà restituita alla città già a partire dalla prossima estate. Il Commissario per la bonifica, Salvatore Nastasi ha detto ai giornalisti che la Conferenza è stata ''altamente produttiva''. Nastasi e l'amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, hanno smentito, parlando di ''illazioni politiche'', qualunque ipotesi di rimozione solo parziale della colmata a mare.

«Le gare d'appalto per la caratterizzazione dell'area interessata alla bonifica, premessa indispensabile per la bonifica stessa, partiranno entro 30 giorni con procedura europea» ha detto ai giornalisti l'ad di Invitalia, Domenico Arcuri (ma dai suoi uffici fanno sapere che potrebbero arrivare anche prima). Si tratta di un incarico da 1,2 milioni di euro, che si prevede di aggiudicare in due mesi e mezzo. Entro la fine dell'anno dovrebbero essere pronti i risultati, per impostare dal 2017 la bonifica vera e propria (mancano da bonificare 104 ettari su 247) , il cui costo è al momento stimato in 272 milioni di euro, cifra che il governo si è impegnato a trovare (mancano circa 100 milioni, gli altri sono residui della bonifica avviata nel 2006 e poi interrotta). Invitalia stima che la bonifica possa essere completata nel 2019, avviando però nel frattempo i primi interventi di rigenerazione urbana.

Nella conferenza di servizi è stato anche avviato l'esame del «Programma di risanamento ambientale e di rigenerazione urbana» del Sin di Bagnoli-Coroglio (si veda anche il sito con gli allegati): in base allo Sblocca Italia la Conferenza di servizi si deve chiudere entro 30 giorni (14 maggio) e poi entro 10 giorni il commissario deve approvare.
Il documento, tuttavia, è ancora un primo step dell'operazione, bisognosa però di numerosi altri approfondimenti.
Contiene cioè: 1) una ricognizione sullo stato dei luoghi e le bonifiche da fare, che però avranno il programma di dettaglio solo dopo la caratterizzazione dei suoli; 2) le linee di indirizzo per la riqualificazione urbana, più o meno quelle già illustrate nei giorni scorsi, con residenziale quasi zero, molto produttivo e stesse cubature del Pua 2005 (1.036.000 mq di Slp, indice 0,34 mq/mq).

Il documento (pagina 246) spiega che «sarebbe largamente sconsigliabile» «definire in astratto le destinazioni d'uso senza aver prima operato per stimare gli effetti economici del programma urbanistico proposto».
E dunque «Prima di procedere al percorso necessario per la predisposizione delle modifiche degli strumenti urbanistici, sarà necessario far precedere questa fase con le verifiche di fattibilità e di sostenibilità economica per i principali attrattori previsti, in modo tale da predisporre un programma di rigenerazione urbana che sia coerente con effettive possibilità di concreta realizzazione e ricaduta industriale».

Il programma, dunque, non modifica per ora il piano attuativo del 2005, e prima di arrivare a quel percorso propone un innovativo metodo bottom up, cioè prima sondare il mercato e gli esperti, e poi definire il piano di dettaglio.
Si parla di concorsi di idee, ma solo in un caso architettonici. Leggiamo.
« Per la definizione compiuta degli interventi di rigenerazione urbana sono inoltre opportuni due passaggi che possono essere realizzati facendo ricorso allo strumento del concorso di idee:
• realizzare una call con l'obiettivo di raccogliere
stimoli e proposte per vocazioni aggiuntive di attività industriali e di servizio rispetto a quelle prospettate nel documento di linee guida per la rigenerazione urbana, consentendo quindi potenzialmente di ampliare la gamma delle opportunità economiche di rilancio e di crescita della occupazione, elementi che sono certamente essenziali per la rinascita economica dell'intero territorio;
• lanciare una call finalizzata ad individuare ipotesi di rifunzionalizzazione degli edifici di archeologia industriale meritevoli di tutela, a partire dalla Acciaieria, elemento di maggiore centralità e visibilità, un vero e proprio segno permanente sul territorio che merita di essere oggetto di proposte innovative, che devono trovare anche fattori circostanziati di sostenibilità economica e finanziaria. Il ricorso alla formula della adozione da parte di soggetti industriali interessati all'uso di questi edifici può essere uno strumento utile per raggiungere il risultato;
• realizzare una call mirata a raccogliere le idee architettoniche più efficaci per la realizzazione del waterfront e per l'attrezzaggio del pontile di vetro, in modo tale da assicurare risultati di elevata qualità architettonica».

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