Urbanistica

De Albertis: convenzione con Arexpo entro 3 giorni oppure niente Triennale di Milano

di Giovanna Mancini

«Mi aspetto la firma della convenzione con Arexpo entro 2-3 giorni, altrimenti fermo la macchina». Non usa giri di parole Claudio De Albertis, presidente della Triennale di Milano, che dal 2 aprile al 12 settembre riporterà in città (dopo oltre 20 anni di assenza) l’Esposizione internazionale dedicata ad architettura e design.

La convenzione (la cui firma era attesa già alcune settimane fa, ma è saltata per mancanza di liquidità nelle casse di Arexpo) prevede infatti il mandato ufficiale alla Triennale per gestire alcune aree e padiglioni dell’ex sito di Expo (circa 17mila mq attorno alla zona del Cardo) dove allestire una parte importante (oltre la metà) degli spazi espositivi della XXI Triennale, e il conseguente finanziamento necessario a coprire i costi di riallestimento e gestione degli spazi. Una cifra di circa 16 milioni, per realizzare sei mostre, un bookshop e due ristoranti. «Siamo già partiti con le gare – aggiunge De Albertis – e dobbiamo aprire al più presto le buste per assegnare i lavori di allestimento, altrimenti sarà impossibile partire il 29 maggio, come stabilito». Ovvero, già con quasi due mesi di ritardo rispetto all’inaugurazione della XXI Triennale, che aprirà invece tra un mese esatto con un programma di mostre diffuse in 17 location, tra cui il Palazzo dell’Arte, che ospita la sede stessa della Triennale di Milano, ma anche la Villa Reale di Monza, dove nacque l’Esposizione internazionale nel 1923.

Il budget iniziale dell’operazione, esclusa la quota necessaria per l’area Expo, era previsto attorno ai 15 milioni (tra risorse pubbliche, sponsor privati e ricavi da biglietteria), ma è difficile ora dare una cifra esatta perché, spiega De Albertis, la macchina è in continuo movimento e aggiornamento: «Ogni settimana si aggiungono nuovi eventi – dice –: soltanto nell’ultimo mese sono state inserite cinque nuove mostre e un programma di appuntamenti musicali e stiamo ancora cercando di conquistare nuovi spazi in città. È uno sforzo notevole di risorse e persone per noi, ma stiamo ricevendo una risposta importante sia da parte delle realtà cittadine che vogliono fare parte del progetto, sia di privati che lo sostengono». Una ventina in tutto, finora, gli sponsor, che hanno contribuito con oltre 3 milioni di euro. E poi ci sono i Paesi esteri: 40 quelli che hanno aderito finora.

L’unica risposta che manca, dunque, è quella per le aree Expo. «Ritengo che i tempi limite ormai siano scaduti – dice ancora il presidente della Triennale –. Ieri Arexpo ha nominato ufficialmente i nuovi vertici e mi aspetto di essere convocato per la firma entro 2-3 giorni, altrimenti sarò costretto a bloccare tutto e poi chiederemo i rimborsi dei costi già sostenuti finora per avviare un progetto che non ho voluto io di mia iniziativa, ma che mi è stato chiesto di fare».

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