Urbanistica

Regolamento edilizio unico, Delrio: «Bloccato da due mesi per l'opposizione di una Regione»

di Massimo Frontera

Il regolamento edilizio unico è pronto da due mesi. Anzi è bloccato da due mesi, perché c'è una regione che si è messa di traverso.
A squarciare il velo sul più importante e ambizioso obiettivo del governo in materia di semplificazione edilizia è il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, che nel maggio scorso ha preso in carico il dossier del regolamento unico, rilevandolo dalla collega di governo Marianna Madia, titolare della Funzione pubblica.

«Il regolamento edilizio è pronto da due mesi», ha riferito ieri Delrio a margine dell'incontro svoltosi al Senato su "Gli alberi nel cielo e il futuro delle città. Dialogo con Stefano Boeri", promosso dai senatori Roberto Cociancich e Massimo Caleo con l'intervento dell'autore del pluripremiato bosco verticale a Milano Porta Nuova, il presidente del Senato Pietro Grasso, e il presidente degli architetti Leopoldo Freyrie.
«Il lavoro sul regolamento è quasi concluso - riprende Delrio -. C'è un'unica opposizione di una regione su un punto specifico che stiamo cercando di superare. Sono due mesi che siamo bloccati, speriamo di concludere: siamo veramente a un passo».

Il governo aveva indicato la scadenza del 2015 entro cui definire il regolamento edilizio unico, in attuazione delle norme introdotte dal decreto Sblocca Italia. Ed effettivamente - stando a quanto ha riferito Delrio - il termine è stato rispettato, salvo appunto incappare nell'opposizione regionale. Non è avvenuto così invece per i moduli unici dei titoli, permessi e comunicazioni in materia di edilizia privata, per i quali si è arrivati a definire schemi standardizzati, prevalentemente utilizzando le migliori pratiche delle regioni più avanti sulla standardizzazione delle norme edilizie e urbanistiche (Lombardia ed Emilia Romagna). In quell'occasione, proprio un tavolo regionale è stata la chiave per arrivare più rapidamente all'obiettivo.

Delrio: la progettazione è tornata centrale, tutti hanno diritto alla bellezza
Il ministro ha avuto parole di elogio per il "bosco verticale" che lo stesso architetto Stefano Boeri ha raccontato nel corso dell'incontro svoltosi al Senato. «La bellezza - ha detto Delrio non è un privilegio di pochi ma un diritto di tutti». «La progettazione è importantissima. Nel nuovo codice appalti la progettazione è tornata a essere centrale. Sono orgoglioso che ci sia questo pezzo nel codice appalti», ha aggiunto.

Grasso: nel Bosco verticale quanto si paga di condominio?
Anche il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha apprezzato le torri milanesi di Boeri.
«È un progetto rivoluzionario», ha detto nel suo intervento. «È motivo di grande orgoglio per noi tutti vedere che questo progetto ha riscosso prestigiosi riconoscimenti internazionali, come l'International Highrise Award di Francoforte e il premio attribuito dal Council on Tall Buildings and Urban Habitat di Chicago». Grasso ha anche ricordato che il progetto sarà lo spunto per interventi analoghi in altre città. «In futuro questo modello - ha detto Grasso - verrà riprodotto a Losanna, dove verrà creata la Torre dei Cedri; e in Cina, dove Boeri ha progettato una Biocittà da realizzare in una provincia tra le più inquinate della Repubblica Popolare cinese, in grado di ospitare centomila abitanti».
«Sono curioso di sapere quanto si paga di condominio», ha infine aggiunto il presidente del Senato, chiudendo il suo intervento.

Freyrie: bando periferie, occasione di riqualificazioni urbane sostenibili
«Siamo soddisfatti che finalmente il Governo cominci a comprendere che le politiche di rigenerazione urbana sostenibile legate alle azioni per porre fine al consumo di suolo, che gli architetti italiani sollecitano da tempo, non si limitino ad essere interventi di tutela ambientale finalizzati a migliore la qualità e la bellezza dell'habitat, ma possono anche rappresentare strumenti per favorire, in termini economici, la ripresa». Così Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio nazionale degli architetti, intervenendo all'incontro in Senato, «Gli alberi nel cielo e lo sviluppo delle città. Dialogo con Stefano Boeri». «Così come - ha detto Freyrie - rigenerare gli edifici da un punto di vista energetico non è solo un obbligo comunitario, ma significa, invece, porre in atto una politica economica intelligente, che aumenta il Pil, contiene i consumi energetici, senza bisogno di grandi investimenti pubblici». «Ci auguriamo, allora, -ha aggiunto ancora - che si colga l'opportunità del bando per la riqualificazione delle periferie, che sarà pubblicato a giorni, per avviare un'agenda urbana efficace e compiere scelte innovative delle quali hanno bisogno le nostre città e i cittadini italiani. Per farlo serve che si valorizzino i progetti di qualità, vengano superati i complicati e farraginosi meccanismi burocratici per dare vita ad un grande progetto d'investimento di idee sulle città».

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