Urbanistica

Piani vecchi di 30 anni, 70 strumenti per 12 regioni, 7 anni per le approvazioni: la babele dell'urbanistica

di Giuseppe Latour

Comuni con piani costantemente in fase di approvazione. Tempi lunghi (fino a sette anni) per arrivare all'adozione. Decine di strumenti diversi in tutta Italia, con sfumature spesso impercettibili: sono oltre 70 in dodici Regioni. E pianificazioni che, nei casi peggiori, risalgono anche a più di trenta anni fa. Sono i dati più rilevanti contenuti in una ricerca in fase di elaborazione del Centro nazionale di studi urbanistici, organismo istituito dal Centro studi del Consiglio nazionale degli ingegneri. Il Censu, nel corso degli ultimi anni, ha attivato una mappatura sistematica di tutta la strumentazione urbanistica di Regioni ed enti locali, che sarà completata nei prossimi mesi.
Ne sta emergendo un quadro incredibilmente frammentato, fatto di situazioni molto diverse a seconda dei territori, nel quale ognuno marcia per la sua strada. Anche tra aree limitrofe. Basti pensare che in Abruzzo, a livello regionale, ci sono due soli strumenti: il piano territoriale regionale e il quadro di riferimento regionale. Mentre a pochi chilometri da lì, nelle Marche, di strumenti se ne contano addirittura una quindicina: dal piano paesistico ambientale regionale al piano di inquadramento territoriale, passando per il piano di gestione integrata delle aree costiere e per il piano di tutela delle acque.

Quadro frammentato
L'indagine è stata avviata nell'estate del 2014 e ha avuto come obiettivo l'individuazione degli strumenti territoriali e urbanistici previsti a livello regionale, provinciale e comunale. Inoltre, ha fotografato la situazione dei Comuni, andando a indicare l'adeguamento dei loro piani agli strumenti attualmente previsti dalle norme regionali. A livello macroscopico, il quadro italiano è frammentatissimo. «Per alcune Regioni – spiegano dal Centro studi – il reperimento dei dati si è rivelato molto complesso, sotto il profilo dei tempi di risposta e della completezza delle informazioni».

Più di 70 strumenti urbanistici
A livello generale, emergono con chiarezza alcuni risultati. A partire dall'enorme quantità di strumenti presenti sul territorio: «Nelle dodici regioni di cui è stato ricostruito il quadro normativo – si legge nell'analisi – vi sono ben 35 strumenti diversi a livello regionale, a cui si aggiungono 37 sottostrumenti». Inoltre, risalta con evidenza il tempo eccessivo impiegato per completare l'iter di adozione e approvazione degli strumenti di pianificazione. «In alcuni casi – dicono ancora dal Centro studi – si superano anche i sette anni». Avviene ad esempio in Toscana. Ancora, alcuni strumenti risultano poco aggiornati. «In diversi casi sono in vigore da più di venti anni». Accade in Sardegna dove, considerando tutte le tipologie di strumento urbanistico, i due terzi dei piani risultano approvati da più di dieci anni (ma da meno di venti) e il 18% addirittura da oltre 30 anni.

Quando i piani restano sulla carta
Nello specifico, poi, per ogni regione sono stati mappati gli strumenti utilizzabili dai Comuni in base alle diverse leggi e i Comuni che li stanno effettivamente utilizzando. In altre parole, il Centro studi ha provato a ricostruire quale sia l'impatto che le leggi urbanistiche hanno a livello concreto sui territori. Con risultati che parlano da soli. In Lombardia lo strumento comunale è il piano di governo del territorio: al momento in un'amministrazione su dieci risulta non adottato o in fase di redazione. In Veneto ci sono i piani di assetto del territorio comunale: in un Comune su cinque non sono stati adottati o sono ancora in fase di redazione. Nel Lazio il 14,5% delle amministrazioni non ha il piano regolatore generale: qui per approvare un Prg servono mediamente più di sei anni. Nelle Marche il 13% dei Comuni ha uno strumento in approvazione. In Toscana più della metà delle amministrazioni ha un piano aggiornato a una legge del 1995. Pochi i casi positivi, come quello del Trentino Alto Adige: sia Trento che Bolzano hanno percentuali di strumenti aggiornati vicine al 100 per cento.

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