Urbanistica

Milano, presentata la torre Hadid: quartiere CityLife al traguardo nel 2018

di Giovanna Mancini

Entro il 2018 Milano l’intero progetto CityLife, uno dei principali sviluppi urbani di Milano, sarà completato e la torre di Zaha Hadid sarà pronta a ospitare il nuovo headquarter milanese del gruppo assicurativo Generali, che dal luglio 2014 possiede il 100% della società Citylife, in seguito all’acquisto della quota di Allianz, per 109 milioni.

Lo hanno confermato ieri i vertici stessi del gruppo, durante la cerimonia di presentazione della torre che oggi è arrivata al 13esimo piano e cresce al ritmo di circa un piano a settimana. A lavori terminati (entro il 2017) sarà alta 170 metri per 44 piani, capaci di contenere fino a 3mila persone. La sede del gruppo resterà dunque a Trieste, ha detto ieri il presidente Gabriele Galateri, mentre qui saranno trasferiti gli uffici milanesi di Piazza Cordusio il cui edificio, ha precisato Galateri, «sarà valorizzato come tutte le nostre proprietà immobiliari».

Sembra dunque confermata l’accelerazione impressa al progetto CityLife a partire dal luglio 2014, dopo i primi anni di difficoltà finanziarie e progettuali che ne hanno rallentato e messo in forse la realizzazione. La prima torre, disegnata dall’archistar giapponese Arata Isozaki e di proprietà della società assicurativa Allianz, è già conclusa esternamente e, con i suoi 202 metri e 50 piani, è oggi il grattacielo più alto d’Italia. Per fine 2016 dovrebbero essere completati anche gli ambienti interni, che dal 2017 saranno dunque essere pronti per ospitare i dipendenti Allianz. Le fondamenta dell’ultima torre, quella firmata dall’architetto americano Daniel Libeskind, saranno invece gettate ai primi di dicembre, con una cerimonia ufficiale che dovrebbe avere luogo il giorno di Sant’Ambrogio alla presenza dello stesso Libeskind.

«Ci sono stati alcuni momenti di difficoltà e rallentamento – ha detto ieri il ceo di Generali, Mario Greco – ma ora il progetto procede veloce e per il 2018 contiamo di completare tutto e consegnare a Milano un quartiere che saprà integrarsi con la città attraverso i suoi uffici, le sue case, le aree verdi e le attività commerciali che qui nasceranno». L’investimento di Generali in CityLife(prima come capofila di un gruppo di investitori e poi come unico proprietario) rientra del resto in una precisa strategia di asset management che il gruppo sta portando avanti, oltre che a Milano, anche alla Defense di Parigi e nella City di Londra. «CityLife – ha aggiunto Greco – è un modello urbanistico innovativo, oltre che il più grande progetto di riqualificazione urbanistica d’Italia e uno dei più importanti d’Europa». Per Galateri è uno dei tanti segnali della ripresa di Milano e della sua capacità di dimostrarsi una città competitiva e attrattiva per gli investitori stranieri.

Di modello «innovativo e integrato con la città» ha parlato anche il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, per il quale la sfida principale deve essere ora rendere quest’area un luogo vivo e vissuto, obiettivo a cui contribuiranno anche i 17mila mq di parco aperti ieri, che si aggiungono ai 55mila mq inaugurati l’anno scorso e che fanno di CityLife il secondo parco urbano di Milano, come ha ricordato l’ad di CityLife Armando Borghi.

Entro poche settimane sarà inoltre inaugurata la fermata Tre Torri della nuova linea della metropolitana Lilla, che avrà una banchina sponsorizzata da Generali e Allianz e servirà direttamente i residenti che già vivono negli appartamenti di lusso dell’area, firmati da Libeskind e Hadid: 530 abitazioni di cui 330 sono già state vendute o affittate.

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