Urbanistica

Efficienza energetica, ecobonus «modulare» al 46% per ex Iacp e condomìni

di Massimo Frontera

Sgravi fiscali «modulari» per condomìni e complessi di edilizia residenziale pubblica fino al 46 per cento. È l'ipotesi allo studio da parte dei tecnici del ministero delle Infrastrutture per attuare l'estensione degli attuali fiscali su ristrutturazioni ed efficienza energetica.

L'ipotesi su cui si ragiona - anche con interlocuzioni informali con alcuni operatori - è quella di definire il beneficio a partire da una "base" costituita dallo sgravio del 36% concesso sui lavori di ristrutturazione. Dal 36% si passerebbe al 46% se nell'intervento si include anche la riqualificazione energetica dell'immobile oggetto di ristrutturazione, cioè l'attuale ecobonus (ora al 65%). Ci sarebbe insomma una premialità del 10% in caso di miglioramento dell'efficienza energetica. Una ipotesi di cui si sta valutando l'impatto è che la premialità del 10% venga addizionata per ogni livello di classe energetica raggiunta rispetto alla base di partenza.

Per l'esecuzione dell'intervento si indica espressamente una Esco (energy saving company), sorta di "general contractor" specializzato nell'efficientamento energetico di grossi impianti industriali. La Esco opera fornendo un servizio "turn key", dalla progettazione e finanziamento fino alla gestione dell'esecuzione e successiva gestione. La misura cui il governo sta lavorando lascerebbe per ora da parte il meccanismo dei cosiddetti certificati bianchi che, se pure teoricamente applicabili agli interventi nell'edilizia civile, di fatto non sono mai decollati, al contrario di quanto è invece successo nel settore industriale. Alla base dell'insuccesso c'è l'estrema frammentazione dello stock edilizio rispetto all'unità di misura minima del certificato.

Il certificato bianco - che viene rilasciato alla Esco ed è commisurato a risparmio stimato di energia dopo l'intervento - è la principale remunerazione delle Esco. Tuttavia, in questo caso, la Esco sarebbe remunerata cash dal committente, cioè condomìnio o Iacp. Il valore aggiunto che si attende dalla Esco è la sua capacità progettuale e gestionale dell'intervento abbinata a quello dell'accesso al mercato del credito per finanziare l'intervento.
Quanto al beneficio fiscale, questo andrebbe ai singoli condòmini oppure, nel caso dell'edilizia pubblica agli ex Iacp.

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