Urbanistica

Nasce l'Osservatorio risorsa patrimonio Italia per rilanciare gli investimenti nelle città

di Massimo Frontera

Per l'immobiliare è maturo il momento cambio di marcia: la sfida è passare dalla valorizzazione e trading focalizzati sui singoli edifici alla valorizzazione e gestione di pezzi di città. Un passaggio complesso, in cui vanno messe a frutto la capacità degli operatori privati di avere, da una parte, una visione di lungo termine sulla città con relative potenzialità inespresse e, dall’altra, le doti per generare valore sul territorio e mantenerlo nel tempo con una attività di gestione, animazione e attrazione culturale.

È questa la convinzione dell’associazione di scopo Osservatorio Risorsa Patrimonio Italia (Orp-Italia). L’iniziativa è dell’imprenditore napoletano Alfredo Romeo, fondatore dell’omonimo gruppo oggi big del facility management e della gestione integrata dei patrimoni.

Intorno a questa nuova missione - che ha di fronte il campo d’azione sterminato delle nostre periferie urbane degradate che non riescono a esprimere il potenziale valore immobiliare, economico e sociale - si può giocare un reale rilancio economico e urbano, sostiene Orp-Italia.
«È arrivato il momento di un new deal per il real estate - esordisce Alfredo Romeo -. Oggi noi abbiamo un mercato piatto che continua a guardare solo l'immobile. È una visione miope perché l'immobiliare e la finanza immobiliare non fanno che seguire il mercato finché possono, ma non creano valore per la città, non creano sviluppo, non contribuiscono all'economia reale. Il messaggio che noi vogliamo dare come Orp-Italia è proprio questo: andare oltre questa visione. La nostra mission è di valorizzare pezzi di città, non di andare appresso al mercato immobiliare».
L'imprenditore ha studiato, nella sua città, un primo caso pilota (battezzato "Insula") sull'area fronte mare di fronte al terminal crociere. Un'area che l'imprenditore conosce bene in quanto lì possiede un grande albergo. «Il contesto è bellissimo ma degradato, soffocato da traffico e attività abusive: siamo disponibili a fare investimenti per valorizzarlo e gestirlo per offrire servizi integrati che riqualifichino la zona e ne mantengano il valore nel tempo», aggiunge. Ma questo è solo un esempio, replicabile ovunque.
«L'articolo 24 dello Sblocca Italia - prosegue Romeo - offre una prima cornice normativa a questi progetti di investimento sulle città, aprendo all'iniziativa privata per valorizzare parti delimitate di territorio, con la collaborazione della municipalità. Su questo già si può cominciare a lavorare».

Il riferimento è alla norma che consente ai Comuni di definire i criteri e le condizioni per realizzare «interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare».
Su questa visione, Orp-Italia ha scommesso e ha lavorato, definendo un vero e proprio manifesto che sta circolando nel mondo del real estate e delle amministrazioni pubbliche; e sta raccogliendo adesioni. Contributi accademici e la collaborazione con il Cresme stanno arricchendo l’iniziativa di contenuti, modelli e casi di studio che saranno presentati ad ottobre in un convegno.
«L’idea di Orp-Italia è di rilanciare il mercato dei servizi a supporto del territorio, per migliorare la qualità della vita della città e il lavoro delle imprese - sintetizza Roberto Mostacci, presidente di Cresme consulting -. Se il comune non riesce a gestire facciamo in modo di coinvolgere il privato su questo obiettivo con impegni di capitale, formazione di persone, investimento di tecnologie. Abbiamo trovato esempi all’estero dove questo funziona, dagli Stati Uniti all'Australia al Canada». «È un processo - conclude Mostacci - che, se viene bene impostato e non sarà distrutto dalla speculazione, può dare benefici economici diffusi e di qualità».

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