Urbanistica

Roma, Eur Spa conclude la cessione della «Lama» accanto alla Nuvola

di Andrea Marini

Il consiglio di amministrazione di Eur Spa ha comunicato ieri il perfezionamento della vendita ad Icarus spa, per 50,6 milioni, del business Hotel "Lama", 439 stanze vicino al Roma Convention Center La Nuvola (la «Nuvola di Fuksas», dal nome dell'architetto che l'ha progettata). L'hotel, gestito con il marchio Hilton, aprirà nel 2020. Il perfezionamento della vendita è stato possibile dopo i lavori di ripristino relativi alla cosiddetta traslazione del Roma Convention Center La Nuvola (lo spostamento di 2 metri e mezzo in fase di costruzione) e la realizzazione sotto il centro congressi della quota di parcheggi privati necessaria all'ottenimento dell'agibilità dell'albergo. L'operazione ha permesso di mettere in sicurezza i conti di Eur Spa (al 90% del ministero dell'Economia e al 10% di Roma Capitale), società proprietaria, tra l'altro, del centro congressi La Nuvola (gestita invece commercialmente da Roma Convention Group, al 100% Eur Spa) e che svolge attività di conservazione e tutela del proprio patrimonio storico, artistico e paesaggistico nel quartiere Eur a Roma: con l'atto di vendita, Eur Spa ha rimborsato integralmente il debito residuo nei confronti del sistema bancario (64 milioni): in parte, appunto per 50,6 milioni, tramite i proventi della vendita del Hotel Lama; per i restanti 14,06 milioni, a titolo di rimborso anticipato volontario attraverso proprie risorse finanziarie.

Così sono state liberate tutte le garanzie al finanziamento e previste dall'accordo di ristrutturazione del debito, omologato dal Tribunale di Roma con decreto del 1° ottobre 2015, tra cui la cancellazione delle ipoteche di primo e secondo grado su immobili di proprietà, il pegno sulle quote della controllata Aquadrome e il pegno sulle giacenze dei conti correnti e privilegi speciali sui beni mobili del Roma Convention Center La Nuvola, per la integrale estinzione anticipata del debito derivante dell'accordo di ristrutturazione. «L'operazione, con il conseguente risparmio annuo di oltre un milione solo per oneri finanziari – afferma Enrico Pazzali, amministratore delegato di Eur Spa, da dicembre 2015 chiamato a risollevare le sorti della società – permette di estinguere, in anticipo sui tempi previsti, il debito finanziario consolidato a seguito dell'accordo di ristrutturazione e a azzerare il pignoramento e le garanzie poste sul patrimonio immobiliare e sui contratti per circa 900 milioni. Eur è riuscita – prosegue l'ad - ad azzerare un indebitamento con le sole banche che al 31 dicembre 2014 ammontava a 221 milioni e che aveva portato la società alla richiesta di ammissione al concordato preventivo in bianco l'11 dicembre 2014».

Dopo lo scandalo di Mafia Capitale che aveva toccato la società (la Nuvola era ancora in costruzione), ora Eur spa è avviata, secondo Pazzali, su un «percorso di ordinarietà grazie al lavoro degli ultimi due consigli di amministrazione: prima del concordato, il fatturato del gruppo ammontava a circa 40 milioni. Nel 2016 era sceso a 19, a causa della vendita di 4 edifici all'Inail, azzerando l'ebitda. Nel 2018 siamo risaliti a 33, con un ebitda di 6,5 milioni. Abbiamo portato la Nuvola ad essere protagonista, con 100 eventi, 600 mila presenze, oltre 200 milioni di euro per il sistema economico territoriale». Sulla Nuvola, al momento pende ancora il contenzioso con la società costruttrice Condotte, a cui il primo grado di giudizio ha accordato un risarcimento di 31 milioni. Ma la partita non è chiusa: «Ora siamo in appello. Si tratta di un giudizio molto delicato e complesso, ma confidiamo di poter arrivare a un esito equo e congruo per entrambe le parti», conclude Pazzali.

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