Urbanistica

È revocabile la demolizione di un immobile se è a norma nel momento della presentazione della domanda

di Andrea Magagnoli

È revocabile l'ordine di demolizione di un immobile nel caso in cui il manufatto si presenti conforme alla normativa vigente al momento di presentazione della domanda. Lo stabilisce la Corte di Cassazione con la sentenza 49748/2019 depositata il 6 dicembre 2019.
Il caso trae origine dalla condanna della corte di appello, conseguente all'accertamento di numerosi reati edilizi consistenti in particolare nell'erezione di un manufatto abusivo in assenza di espressa autorizzazione.
In questi casi la normativa prevede accanto alla sanzione della reclusione, una ben precisa misura consistente nell'emissione di un ordine di demolizione: si tratta di un provvedimento ai sensi del quale il manufatto abusivo dovrà essere abbattuto non potendosi conservare un immobile edificato in violazione alla normativa vigente.
Il provvedimento infatti ha la funzione di ripristinare la situazione ambientale antecedente alla commissione della violazioni.

Il costruttore del manufatto, tuttavia ritenendosi leso nei propri diritti ricorreva alla Corte di Cassazione al fine di ottenere la sospensione del provvedimento emesso dal magistrato.
Quest'ultimo infatti aveva presentata una domanda di sanatoria, al fine di ottenere la regolarizzazione dello stato dell'immobile, osservava in particolare nella sua tesi difensiva, come a seguito della presentazione della domanda di sanatoria si sarebbe ripristinato lo stato di regolarità dell' immobile rendendolo conforme alla normativa vigente.
Infatti osserva il difensore come non avrebbe avuto alcun senso dare corso all' esecuzione di un provvedimento di eliminazione dall' ambiente di un immobile che in seguito sarebbe divenuto conforme alle disposizioni.

La questione di grande rilievo pratico riguarda i limiti d'operatività dell'ordine di demolizione, di un manufatto eretto in violazione delle disposizioni vigenti che governano la costruzione degli immobili.
La questione di grande rilievo pratico riguarda i rapporti tra l'ordine di demolizione e l'istanza di sanatoria di un immobile eretto contrariamente ai dettami della normativa.
In altri termini nel caso di presentazione di un istanza di sanatoria, quali saranno gli effetti sulla procedura di demolizione dell'immobile; esso dovrà essere sospeso, o al contrario si dovrà proseguire nella sua esecuzione essendo indifferente l'apertura di una procedura amministrativa di sanatoria.

I giudici della Corte suprema di Cassazione individuano ben preciso criterio per la delimitazione dell efficacia dell' istanza di condono degli illeciti edilizi, si tratta della verifica di un insieme di presupposti di fatto, che se presenti nella situazione portata all'esame dei giudici determinano senza ombra di dubbio la sospensione del provvedimento di condono.
Infatti dovranno essere effettuati ben precise verifiche circa lo stato della procedura amministrativa, ed in particolare circa le modalità di presentazione della domanda che alla stessa ha dato origine.

Infatti dovranno essere verificati certi elementi ovvero il pagamento delle sanzioni previste in tali casi la tempestività della sua presentazione.
Ma ad assumere notevole importanza sarà la verifica della conformità della manufatto alla normativa vigente, tale esame dovrà essere approfondito dato che esso dovrà riguardare sia la conformità al momento della sua edificazione sia al momento della presentazione della stessa.
Solo in tale caso si potrà dare corso alla sospensione dell'ordine di demolizione del manufatto abusivo dovendosi al contrario darvi corso ed esecuzione.

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