Urbanistica

La Nuvola di Fuksas traina i ricavi di Eur Spa. L'Ad Pazzali: superate le aspettative

di Massimo Frontera

Il 28 giugno prossimo l'assemblea degli azionisti di Eur Spa (90% Tesoro, 10% Comune di Roma) saranno chiamati a votare ancora una volta un bilancio che chiude in utile per la quarta volta consecutiva, con ricavi trainati dal nuovo polo congressi. «La performance del convention center La Nuvola - sottolinea l'amministratore delegato Enrico Pazzali di Eur Spa - che oggi affronta il percorso di business development nei mercati internazionali, con Roma come principale asset da promuovere, ha superato le aspettative». I numeri più importanti del bilancio approvato ieri dal Cda che si è riunito sotto la presidenza di Alberto Sasso sono tutti preceduti dal segno più. Il fatturato consolidato è cresciuto del 28% - trainata dai ricavi della controllata Roma Convention Group - passando da 25,773 milioni di euro del 2017 a 32,9 milioni di euro nel 2018. L'utile di esercizio dell'intero gruppo è pari a 3,089 milioni di euro (in crescita rispetto ai 2,843 milioni del 2017). L'utile della capogruppo è pari a 2,454 milioni di euro (leggermente inferiore rispetto ai 2,634 milioni del 2017. L'Ebitda di gruppo segna un «significativo miglioramento» rispetto all'anno prima con 7,895 milioni per il gruppo (+34% sul 2017) e 6,459 milioni di euro per Eur Spa (+33% sul rispetto al 2017).

Complessivamente, i ricavi derivanti da vendite e locazioni (incluse quelle temporanee) registrano un incremento di oltre 7 milioni rispetto al 2017 (+28%), «riconducibile principalmente ad un miglioramento della performance nella gestione congressuale in capo alla controllata Roma Convention Group, anche grazie all'attività operativa del Roma Convention Center La Nuvola». Anche i ricavi delle vendite e delle prestazioni della Capogruppo registrano un deciso miglioramento, attestandosi nell'esercizio 2018 a circa 22 milioni di euro, in crescita del 12%, rispetto al 2017. L'Ebit margine 2018 registra una flessione - sia per di gruppo sia per la capogruppo - «che risente significativamente di importanti stanziamenti, non ricorrenti, effettuati dagli amministratori per far fronte a passività potenziali derivanti da contenziosi in essere, nonché da fondi rettificativi di poste dell'attivo (fondi svalutazione crediti e immobilizzazioni materiali)».

In particolare, si legge nelle annotazioni del bilancio 2018 della capogruppo, vengono recepite «le passività potenziali derivanti dal contenzioso in essere con l'appaltatore del Roma Convention Center La Nuvola». Di conseguenza, l'Ebit margine di gruppo risulta infatti negativo per complessivi 6,286 milioni di euro, contro un risultato sempre negativo di 2,018 milioni di euro conseguito nel 2017. Negativo anche l'Ebit della capogruppo, per -6,93 milioni di euro, rispetto al valore negativo di –2,343 milioni di euro del precedente esercizio.

Il riferimento è al contenzioso che la società Condotte, ora in amministrazione straordinaria, aveva promosso contro Eur Spa con pesanti riserve sul progetto. Come è noto, il 23 gennaio scorso, una sentenza del Tribunale di Roma aveva imposto a Eur Spa il pagamento di 30,6 milioni di extracosti per la realizzazione della Nuvola (rispetto ai 210 milioni chiesti inizialmente dall'impresa, poi abbattuti a 53,3 milioni dai consulenti d'ufficio). La stessa sentenza ha però a messo Eur Spa nella condizione di vantare delle penali nei confronti di Condotte, per il mancato rispetto di obblighi contrattuali. Il braccio di ferro con l'impresa, nel frattempo finita in amministrazione straordinaria, è rimasto in stand by. «Pur in presenza di tali significativi oneri, non ricorrenti stanziati nel bilancio 2018, - sottolinea Eur Spa in una nota - il Gruppo e la Capogruppo sono stati in grado, grazie al positivo contributo della gestione corrente ed all'impatto positivo della fiscalità anticipata e differita, di conseguire un risultato netto positivo, che ha permesso di chiudere l'esercizio in utile per il quarto anno consecutivo».

Più in generale, anche l'attività immobiliare di Eur Spa segna un miglioramento. I numeri positivi del 2018, sottolinea l'Ad Pazzali, sono dovuti alla migliore performance nelle attività di property e facility management, sia in relazione all'incremento degli spazi concessi in locazione (il tasso di sfitto si è ridotto dal 3,9% del 2017 al 2,5% del 2018), sia alla conseguente crescita del relativo fatturato «in riferimento al miglioramento della gestione dei contratti e soprattutto ai processi di contenimento dei costi operativi, rispetto al fatturato, consentendo di ottemperare agli adempimenti stabiliti all'art. 19, comma 5 del Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica, che per il triennio 2017-2019 fissa degli obiettivi gestionali di contenimento dei costi operativi per le società controllate dal ministero dell'Economia». «Questo - prosegue Pazzali - rappresenta un ulteriore passo in avanti verso la stabilità dell'equilibrio della gestione, garantendo continuità nella redditività dell'azienda».

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