Urbanistica

Maire Investments cede a Isa il 32,8% del capitale di Castello Sgr

di Paola Dezza

Sono giorni decisivi in casa Castello Sgr. La procedura di vendita di un importante portafoglio di alberghi e la gara per il riassetto azionario della stessa Sgr, procedimento separato dal primo, potrebbero subire un’accelerazione.

Secondo le voci dei bene informati, infatti, negli ultimi giorni Maire Investments avrebbe sottoscritto l’accordo per uscire dall’azienda, cedendo il proprio 32,8% del capitale e la partecipazione nel segmento hotel a Isa, che di Castello Sgr detiene il 46,2%.

Grazie a questa mossa Isa arriverebbe a detenere il 79% del capitale (gli altri soci sono Itas holding, con il 14,3%, Lo.ga-fin con il 3,63% e il management con il 2,95%) e potrebbe procedere in maniera spedita alla ricerca di un partner strategico. Scelta alla quale, secondo indiscrezioni, proprio i vertici di Maire Investments si sono opposti finora. Tanto da fare entrare i procedimenti di vendita in una fase di stand by. L’idea di Isa è quella di fare crescere con l’ingresso di un partner strategico la società di gestione, che ha 30 fondi per oltre 400 immobili e circa 2,4 miliardi di euro di patrimonio gestito (dati a fine 2018).

Per quanto riguarda la cessione della quota di maggioranza della Sgr sarebbero adesso tre i soggetti coinvolti. Tra i quali ci sarebbe Oaktree, insieme al family office paneuropeo Aerium e al fondo francese Lbo. Isa al termine del processo resterà come socio di minoranza.

Qualcuno sostiene anche che il team di Oaktree - che nel mondo ha 124 miliardi di asset under management (dati a settembre 2018), di cui 9,4 miliardi nel real estate - sia quello più determinato nel portare a casa il risultato. Gli americani da tempo guardano al mercato immobiliare italiano e negli anni hanno partecipato a diverse gare soprattutto per portafogli di Non performing loans.

La vendita degli hotel, per la quale corre in esclusiva il fondo statunitense Oaktree, riguarda 16 strutture alberghiere, di cui cinque hotel di lusso lungo la penisola, apportate a suo tempo ad alcuni fondi immobiliari. Il valore del patrimonio si aggira intorno ai 300 milioni di euro. Nel 2014 la Sgr ha creato una divisione apposita, Italian hospitality collection, dedicata alla gestione delle cinque strutture di lusso che comprendono Fonteverde, Grotta Giusti e Bagni di Pisa in Toscana, Chia Laguna Resort in Sardegna e l’ultimo nato Le Massif a Courmayeur, che ha aperto lo scorso dicembre. Gli asset alberghieri fanno parte dei portafogli immobiliari dei fondi Cosimo I e Augusto. Si pensa che la vendita possa venire definita entro il mese di marzo. La strategia che guida l’interesse per il portafoglio alberghiero è dettata dal momento favorevole del settore in Italia. Sono molti gli esperti che sostengono che il 2019 sarà l’anno degli alberghi, dopo che Lvmh ha acquistato il gruppo dell’ospitalità di lusso Belmond che ha nel nostro Paese gli asset di maggior valore.

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