Urbanistica

Maxi-fondo immobiliare per vendere il “mattone” di Poste Italiane

di Paola Dezza

(Nella foto: Matteo Del Fante, Ad Poste)
Sarà una delle operazioni più grandi di quest'anno, se come da tabella di marcia si concluderà entro dicembre. Poste avrebbe, infatti, allo studio da qualche settimana un'operazione di spin off di tutto il patrimonio immobiliare non strumentale, sia di proprietà diretta che di Europa Gestione Immobiliare (Egi). Secondo le indiscrezioni che circolano sul mercato allo studio ci sarebbe la costituzione di un fondo immobiliare al quale verrebbero conferiti gli asset in questione, un fondo che sarà gestito da Cassa Depositi e Prestiti investimenti Sgr (Cdpi Sgr) con la finalità di procedere alla graduale dismissione degli asset. Il valore complessivo del portafoglio potrebbe aggirarsi intorno ai 500 milioni di euro. Europa Gestione Immobiliare è una società controllata per il 55% da Poste Italiane e per il 45% da Poste Vita. Nata nel 2001 per conferimento di Ramo d'azienda della struttura immobiliare che gestiva il portafoglio di immobili non più strumentali di Poste Italiane, per la società da anni è allo studio una dismissione degli asset, che finora non è mai stata portata a termine. Era nel patrimonio Egi a suo tempo l'ex palazzo delle poste di piazza Cordusio, ceduto prima a Ream Sgr che a sua volta l'ha ceduto agli americani di Blackstone.

Come è composto nel dettaglio il portafoglio di Egi da conferire? Ne fanno parte una serie di uffici al momento vuoti o affittati a terzi (non occupati quindi da dipendenti delle Poste). Si tratta, tra gli altri, di due ex immobili di Poste a Trento, a Venezia e a Firenze, un palazzo nel centro direzionale di Napoli, uffici del ministero dell'Economia e delle Finanze a Genova, un'area a Milano in piazzale Lugano. E poi ci sono anche alcuni asset che saranno apportati direttamente dalle Poste. Costituito il fondo, l'operazione potrebbe proseguire con la vendita delle quote o con la graduale dismissione degli asset. Secondo alcuni esperti potrebbero essere interessati al pacchetto investitori internazionali “value add” che hanno come obiettivo l'acquisto diretto o indiretto di immobili da valorizzare. L'operazione potrebbe inquadrarsi nel disegno del governo di riduzione del debito proposto nel programma di bilancio rivisto e trasmesso a Bruxelles tramite operazioni nel real estate. Tra le altre ipotesi allo studio ci sono nuove operazioni con Cassa depositi e prestiti, una Spa per valorizzare gli immobili pubblici in decadenza, fondi immobiliari ad hoc da convertire in forme di investimento.

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