Urbanistica

Occupazioni abusive, lo Stato inadempiente dovrà risarcire 28 milioni al proprietario (oltre agli interessi)

di Saverio Fossati

Una seconda e più pesante tegola si abbatte sull'Erario dopo la condanna del ministero dell'Interno, lo scorso novembre, a risarcire 10 milioni a una società proprietaria di un vasto edificio devastato per anni da una legione di occupanti abusivi, senza che la forza pubblica fosse mai intervenuta (e tutt'ora, nonostante la condanna, la situazione non è cambiata). Adesso però il Tribunale di Roma, segnala Confedilizia, con la sentenza 17319/2018 depositata ieri, ha condannato la presidenza del Consiglio, oltre al ministero dell'Interno, a dare 27,9 milioni al proprietario dell'ex mattatoio in via Prenestina.

L'immobile è occupato senza titolo dal 2009 come galleria d'arte a cielo aperto e, nonostante le richiesta immediata d'intervento della forza pubblica per lo sgombero, nulla era stato fatto. Quindi i lavori di risanamento non erano mai partiti né, tantomeno, la messa a reddito. Il risarcimento (quasi interamente riconosciuto dal Tribunale) comprende il mancato valore locativo al netto del costo dei lavori che, appunto, non è stato possibile eseguire.

Questa volta, sottolinea Confedilizia, è stata condannata anche la presidenza del Consiglio, oltre l'Interno, anche sulla base della considerazione che si tratta di lesione di diritti soggettivi di proprietà e iniziativa economica privata (quindi con formulazione più ampia e severa che nella sentenza di novembre), tutelati da Costituzione, Trattato Ue e Carta di Nizza. Scagionati invece Comune e Regione, anch'essi chiamati in causa.«Auspichiamo - dice il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa - che, a differenza della precedente sentenza, in questa occasione il nuovo esecutivo non faccia appello, dato che la cessazione delle occupazioni abusive è parte integrante del programma elettorale di una forza di Governo».

La sentenza del Tribunale di Roma n. 13719/2018 pubblicata il 4 luglio

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