Urbanistica

Il Bim visto dai gestori immobiliari: arriva la guida di Rics per l'asset e il facility management

di Massimo Frontera

L'impatto più evidente del Bim è sull'attività di progettazione, ma gli effetti e le conseguenze della rivoluzione della modellazione digitale si riverbera su tutta la filiera della costruzione e va ancora oltre, fino a impattare sull'attività tipicamente immobiliare dell'asset management e in quella del facility management. A sostenerlo è il Rics, l'organismo privato indipendente che associa circa 125mila professionisti del real estate e che formula anche testi e norme di "buona pratica" ad adesione volontaria.

L'ultimo documento pubblicato da Rics riguarda proprio il Bim e l'immobiliare. Si tratta della prima edizione delle "Linee guida Rics a livello globale - Guida internazionale per l'implementazione di sistemi Bim". Il documento è stato presentato lo scorso primo dicembre a Milano in un workshop, proprio negli stessi giorni in cui il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio firmava l'atteso decreto ministeriale, in attuazione del codice appalti, sulla modellazione digitale.
Le linee guida Rics, spiega lo stesso testo, illustrano «i principi internazionali generali riguardanti la modalità di implementazione e di utilizzo del Bim nelle fasi di progettazione, costruzione e conduzione del nostro ambiente costruito, compresi gli aspetti relativi alla gestione dell'approvvigionamento e all'asset management».

La guida, teorica, ha riflessi molto pratici. Secondo le stime fatte sul mercato Uk, il Bim porterà, entro il 2025, un abbattimento dei costi dei progetti del 33% e un dimezzamento dei tempi di realizzazione degli stessi progetti (limitatamente alle opere green field). Questo in Inghilterra. In Italia la situazione è un po' diversa. A fronte di un consenso diffuso, Rics rileva che «permangono ancora ostacoli che ne rallentano l'adozione: la resistenza culturale al cambiamento; la disponibilità di risorse competenti; barriere tecnologiche come la compatibilità tra i diversi software in commercio o la diffusione della banda larga sul territorio; costi informatici elevati; una burocrazia non al passo con l'innovazione».

Le linee guida vorrebbero contribuire proprio ad abbattere le resistenze e contribuire alla diffusione delle buone pratiche. «In questi anni - dice Levi Formiggini, presidente di Rics Italia - stiamo assistendo a una rivoluzione digitale, della quale il Bim è un elemento fondamentale, che sta trasformando radicalmente non solo l'industria delle costruzioni ma l'intera filiera del real estate e il modo in cui nel futuro progetteremo, costruiremo e gestiremo gli asset lungo il loro intero ciclo di vita». «Questo documento - aggiunge Formiggini riferendosi alle linee guida - raccoglie in modo organico i principi internazionali generali sulla modalità di implementazione e di utilizzo del Bim nelle fasi di progettazione, costruzione e gestione del nostro ambiente costruito, compresi gli aspetti relativi alla gestione dell'approvvigionamento e all'asset management».

Le linee guida di Rics per l'implementazione del Bim ai fini della gestione immobiliare

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