Urbanistica

Ikea entra in edilizia con i «moduli abitativi» seriali, a realizzarli Wood Beton

Saranno residenze plurifamiliari, a impatto zero, costruite mixando l’impiego di materiali diversi, come il legno, l’acciaio e il calcestruzzo. A firmarle sarà Ikea, pronta a fare il suo ingresso sul mercato immobiliare residenziale in Europa, con una previsione di oltre 10mila unità l’anno.

Lo sviluppo dei moduli abitativi è stato affidato all’azienda bresciana WoodBeton, uno dei principali player in Italia nel campo della prefabbricazione, che con la sua WB Factory sta già affiancando il colosso svedese nella costruzione degli hotel in legno della catena Moxy (il primo da 180 camere è stato realizzato nei pressi del Terminal 2 dell’aeroporto di Malpensa). A dare l’annuncio è stato l’ad di WoodBeton, Giovanni Spatti, che ieri mattina nella sede di Assolombarda ha preso parte all’edizione autunnale di Rebuild, evento nato a Riva del Garda e dedicato alla riflessione sul retrofit e la gestione dei patrimoni immobiliari.

«Siamo in fase di studio – ha spiegato Spatti –. I nuovi moduli utilizzeranno, anche per una stessa parete, materiali diversi, per sfruttarne le caratteristiche e le performance. L’esperienza della WBfactory, oltre ad averci permesso di assumere in due anni 200 persone, ci ha consentito di mettere a punto un sistema per replicare all’infinito, con il controllo a priori e l’ingegnerizzazione, il medesimo standard di qualità». Woodbeton ha anche annunciato il lancio «di uno speciale esoscheletro che servirà a ingabbiare la struttura dei palazzi costruiti fra gli anni Sessanta e Ottanta e a garantire performance di risparmio energetico e resistenza antisismica. Anche Massimo Roj, architetto e ad di Progetto Cmr, ha presentato ieri un innovativo sistema ad aggancio per sostituire le facciate degli edifici esistenti e che integra in un solo modulo l’involucro, l’impianto di climatizzazione, il cablaggio e la produzione energetica.

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