Urbanistica

Mercato immobiliare/1. Segnali di risveglio dalle compravendite del Lazio

di Q.e.t.

Segnali di risveglio nel settore immobiliare del Lazio. In un panorama ancora critico sul fronte degli investimenti (e dell'occupazione) nel 2016 (primi sei mesi) le compravendite sono cresciute del 15%, con una aumento percentuale che si avvicina a quello rilevato a livello nazionale. È quanto emerge dall'analisi condotta dall'Ance in previsione del convegno «Ri – generazione! sostenibilità, prevenzione, politiche industriali», promosso da Ance Giovani Lazio e Ance Giovani Frosinone. L'iniziativa (in programma domani 18 novembre, presso la Prefettura di Frosinone, piazza della Libertà, ore 9, 30) si inserisce nelle attività di confronto di Ance Giovani nazionale. Una riflessione che condurrà a una serie di proposte che la presidente nazionale di Ance Giovani Roberta Vitale presenterà alla Ministra per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione Marianna Madia, in rappresentanza del Governo.

Nella provincia di Frosinone in particolare– continua l'analisi - tra il 2015 e il 2016 si nota un miglioramento della tendenza delle compravendita di immobili, rispetto agli anni precedenti. Dal 2011 infatti la compravendita di immobili residenziali ha avuto sempre il segno negativo. Dopo un crollo costante dal 2012, nel 2015 si registra un +3,8 rispetto al 2014. Mentre nel primo semestre del 2016 un + 14,6 rispetto allo scorso anno nello stesso periodo (2015).
Anche a Roma l'unico comparto con il segno positivo è quello delle compravendite immobiliari. Queste ultime sono state 39.083 nel 2015. Mentre quest'anno nei primi sei mesi ammontano a 21.787 con un aumento del 15% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso..

Il settore registra ancora una pesante crisi soprattutto in un indicatore importante come quello del lavoro. Gli occupati nelle costruzioni del Lazio nel 2015 sono stati 135.mila l'anno scorso (Frosinone 16.800; Latina 12.500; Viterbo 6.500; Rieti 3.700). Nel primo semestre del 2016 ammontano, invece, a 127 mila. In questi sei mesi, quindi, si registra una flessione degli occupati del 14, 7 per cento.

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