Urbanistica

Immobiliare, Nova Coop pronta a investire 300 milioni in Piemonte

di Maria Chiara Voci

I progetti guardano a un nuovo modello di insediamento commerciale, dove oltre ai tradizionali spazi per la vendita, sono integrati servizi al cittadino e aree di aggregazione per il quartiere. E dove l'informatica, come già è avvenuto nell'innovativo padiglione realizzato per l'Expo di Milano sul cibo del futuro, serve a creare interazione con gli utenti e a rispondere alle esigenze di conoscenza, consapevolezza e informazione dei nuovi consumatori 2.0.

L'iniziativa è di Nova Coop, che in occasione della XXVII Assemblea ordinaria dei delegati, che si è svolta sabato scorso a Baveno, in provincia di Verbania, ha confermato di avere pronti investimenti per 300 milioni per lo sviluppo di tre nuovi interventi a Torino (nelle aree oggi di proprietà della cooperativa di via Botticelli, Tne-Mirafiori e Scalo Vallino) e per la riqualificazione del supermercato di largo Chatillon a Vercelli, oltre che per il recupero e la manutenzione di altri punti vendita del territorio. Con ricadute occupazionali importanti: solo a Torino sono programmate circa 500 assunzioni. Le operazioni sono ambiziose e, in alcuni casi (come quello di via Botticelli), sono pianificate da tempo. Il 2017 è l'anno in cui, però, sono previste le pose delle prime pietre ai cantieri.

I due progetti più avanzati sotto l'aspetto urbanistico e che, pertanto, saranno i primi a partire, sono l'insediamento di via Botticelli, nel capoluogo del Piemonte, dove l'ex complesso Alfa Romeo di Barriera di Milano dovrebbe trasformarsi in un nuovo quartiere con un mix di commerciale, completato da residenza, una piazza e aree verdi e la riqualificazione della piastra commerciale di Vercelli. A Torino, tuttavia, dove le recenti elezioni amministrative hanno appena ridisegnato il quadro politico della città, con l'affermazione di Chiara Appendino e del Movimento 5 stelle, sarà ora indispensabile un dialogo con la nuova amministrazione e con l'assessore in pectore, Guido Montanari, docente al Politecnico e che non ha mai nascosto le proprie perplessità sulla necessità di insediamento di nuove aree commerciali sul territorio.

«Siamo pronti a presentare alla nuova giunta i progetti - spiega il presidente di Nova Coop, Ernesto Delle Rive, riconfermato alla guida della cooperativa sabato scorso - e siamo anche disponibili a rivederne i contenuti dove necessario. Ciò che ci preme sottolineare, però, è che le trasformazioni annunciate si collocano tutte in aree degradate della città e propongono la creazione di nuove centralità urbane, laddove oggi c'è solo abbandono. Speriamo di poter rappresentare al meglio al nuovo sindaco di Torino e delle altre città coinvolte nel programma di interventi, il contributo che intendiamo portare in termini innovazione, sviluppo urbano e ricadute occupazionali».

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©