Urbanistica

Pradera si allea con il gruppo Lj

Un anno fa, nel maggio 2015, aveva fatto scalpore una grossa operazione di acquisizione di centri commerciali in Italia, un deal del valore di 122 milioni di euro. Tristan capital partners aveva comprato, in un colpo solo, quattro centri commerciali dalla francese Altarea, la prima grande acquisizione nella Penisola per il ben conosciuto operatore paneuropeo: regista del deal e anche asset manager dei centri, Pradera Italy, guidata da Roberto Limetti.

Da allora l’operatività di Pradera in Italia non si è fermata e, anzi, si intensificherà e acquisirà maggiore efficienza gestionale. A oggi, la presenza del big player dei centri commerciali nella Penisola si differenzia da molti altri operatori per la presenza capillare. Nel proprio portafoglio i retail center vanno dal Piemonte alla Liguria alla Sicilia. In Piemonte con la Cittadella Shopping Centre a Casale Monferrato, a Pinerolo con Le due valli shopping centre, a Roma con Sedici pini shopping centre, a Piacenza con San Rocco al Porto retail park, a La Spezia con La Fabbrica shopping centre, a Padova con Le Centurie shopping centre, alla Romanina con Domus shopping centre, per citarne alcuni dei 13 nella Penisola. E proprio il Domus romano, la cui gestione è affidata a Cbre, è stato oggetto di un profondo rilancio nel 2016, che ha portato all’apertura di nuovi punti vendita, per una superficie aggiuntiva di oltre 4.500 mq, tra cui anche un punto Conad. A fare da perno per il rilancio, tra l’altro, il wifi gratuito, aree relax e zone dedicate ai piccoli e per le mamme in attesa. In un certo senso, una strategia che evidenzia come la crescita del retail e l’aumento di efficienza passino non solo per nuove acquisizioni ma anche per gli ammodernamenti e i rilanci mirati. «Il riposizionamento del centro commerciale, attraverso nuove aperture e attività di marketing, ha permesso di dare un nuovo slancio a Domus - dichiara Roberto Limetti, Managing director & head of Italy di Pradera -. Dai dati del primo periodo è evidente che la clientela attendeva una svolta».

Ora una nuova partnership strategica a livello globale porterà, secondo la società, a incrementare la presenza nei Paesi chiave europei, tra cui l’Italia. Pradera ha infatti annunciato che Lj acquisisce una partecipazione strategica minoritaria ma “significativa” in Pradera con un obiettivo di lungo termine. Dato che Lj è leader nel settore dei family office, secondo Pradera si aprono nuove opportunità anche in nuove aree geografiche. Forse non così conosciuto nel mercato italiano, Lj è un multi-family office a livello mondiale, che si occupa degli investimenti di high net worth individuals, di altri family office, di fondazioni ed enti di beneficenza. In questa attività, la piattaforma di real estate equivale a un portafoglio di circa 4 miliardi di dollari a livello mondiale. Pradera è invece leader nel settore del fund e dell’asset management di shopping centre e parchi retail: fondata nel 1999, ha un portafoglio di 2,3 miliardi di euro, che comprende tra l’altro 50 centri commerciali nel Regno Unito, in Spagna, Italia, Grecia, Germania, Polonia, Repubblica Ceca e Turchia. Il management team di Pradera manterrà il controllo totale delle strategie di business, anche se due “senior directors” di Lj sono stati nominati nel board di Pradera in aggiunta ai membri già esistenti. «Questo investimento marca l’inizio di una nuova e interessante fase per Pradera - dice David Fletcher, managing director - in quanto porterà la società verso nuovi segmenti del mercato retail e, nel tempo, verso nuove aree geografiche, con una crescita complessiva del business e dei servizi alla clientela e agli investitori». Secondo il Ceo di Pradera, Andrew Williams, la partnership porterà a breve a un ampliamento e a una maggiore penetrazione dei mercati della piattaforma europea, con obiettivi di investimento aggiuntivi rispetto a quelli finora nel target del gruppo, grazie alla nuova clientela acquisita di family office, fondazioni ed enti di beneficenza.

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