Urbanistica

Ristrutturazioni edilizie, nei primi quattro mesi investiti oltre 9,5 miliardi grazie ai bonus fiscali

di Massimo Frontera

Continua la corsa delle ristrutturazioni edilizie e delle riqualificazioni energetiche favorite dai bonus fiscali, rispettivamente del 50 e del 65 per cento. Secondo le ultime elaborazioni del centro studi Cresme, su dati del ministero delle Finanze, ad aprile scorso gli italiani hanno avviato interventi per oltre 1,9 miliardi di euro, pari al 5% in più rispetto al valore registrato nello stesso mese del 2015.

Un valore che fa salire a oltre 9,5 miliardi (esattamente 9.546 milioni di euro) il bilancio degli investimenti nei primi quattro mesi di quest'anno. Rispetto allo stesso periodo dell'anno prima, l'investimento fa registrare un incremento del 37,9 per cento. Se poi si guarda agli ultimi anni, gli investimenti fatti nel periodo gennaio-aprile 2016, hanno messo a segno il secondo valore più elevato, a poca distanza dal valore record registrato nel 2014 (pari a 10,2 miliardi di investimento nel periodo gennaio-aprile e 28,5 miliardi nell'intero anno).

Le elaborazioni del Cresme sono costruite sul valore totale della ritenuta d'acconto sui bonifici effettuati da chi promuove l'intervento. Considerando che il valore è pari all'8% dell'importo oggetto del bonifico, il dato può essere ricostruito in modo esatto su tutti gli interventi che riguardano ristrutturazioni edilizie, riqualificazioni energetiche e acquisto mobili. Nei primi quattro mesi di quest'anno, le ritenute hanno fatto segnare complessivamente 626 milioni di euro. Ieri, anche il ministero dell'Economia ha presentato un'analisi sull'andamento degli incentivi fiscali per ristrutturazioni, riqualificazioni energetiche e altre misure legate all'abitazione.

«Il settore edilizio richiede una molteplicità di strumenti che si possono raggruppare nel capitolo agevolazioni fiscali, che quest'anno sono state estese all'arredo della prima casa», ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan.
«È importante la conferma del ministro dell'Economia circa le intenzioni del governo di voler procedere sulla via del credito di imposta per le ristrutturazioni e dell'ecobonus», ha osservato Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera.

L'analisi del Mef si riferisce alle dichiarazioni 2015 (sul 2014), tuttavia hanno il pregio di indicare i valori per singola agevolazione (con riferimento all'investimento complessivo nell'anno e alle detrazioni effettuate nell'anno) e una disaggregazione a livello regionale. Secondo il Mef, nel periodo indicato, 2,8 milioni di contribuenti hanno speso «circa 16 miliardi» per interventi di ristrutturazioni edilizie, e 455.800 contribuenti hanno speso 3,3 miliardi per riqualificazioni energetiche. C'è poi il bonus mobili, di cui hanno beneficiato 225.254 persone, con un investimento di circa un miliardo.Accanto al valore degli investimenti, il Mef fornisce anche i valori riferiti alle detrazioni godute nell'anno fiscale 2014. Complessivamente, ci sono stati oltre 10,9 milioni di contribuenti che hanno detratto oltre 5,8 miliardi. La quota maggiore di detrazioni - 4,098 miliardi - riguarda le ristrutturazioni edilizie, seguite dagli interventi per il risparmio energetico (quasi 1,4 miliardi) e da 98 milioni di euro di detrazioni per l'acquisto di mobili. Le detrazioni per le locazioni valgono 241,7 milioni.

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