Urbanistica

Credito, da Cdp iniezione di tre miliardi per il sostegno dei mutui casa

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di Massimo Frontera

Dopo un avvio in sordina, il Plafond Casa di Cassa depositi e prestiti ha visto una forte accelerazione, al punto che Cdp ha deciso una "ricarica". Stiamo parlando della provvista di 2 miliardi che alla fine del 2013, l'istituto di Via Goito ha messo a disposizione delle banche aderenti al fine di sostenere la stipula di mutui retail per acquisto e ristrutturazione di abitazioni. Il sette aprile scorso, con un apposito addendum alla prima convenzione Abi-Cdp di fine 2013, è stato aggiunto un miliardo alla linea dei mutui retail, facendo salire la provvista del Plafond Casa a tre miliardi in totale.
Cdp aveva anche messo a disposizione tre miliardi per l'acquisto, da parte delle banche, di mutui ipotecari residenziali (Rmbs) e obbligazioni bancarie garantite. Anche in questo caso l'obiettivo - indiretto - era quello di stimolare le nuove stipule di mutui, attraverso l'alleggerimento dei bilanci degli istituti di credito.

Ebbene, ieri Cassa depositi e Prestiti ha comunicato che il Cda ha deliberato l'aggiunta di due miliardi alla linea degli acquisti di covered bond (che passa quindi da 3 a cinque miliardi). Complessivamente la dote del "pacchetto casa" sale così a 8 miliardi.
Non solo. Cdp rende noto anche il "tiraggio" delle due provviste. La notizia sta nel fatto che il Plafond casa ha finora assorbito 1,3 miliardi. Il dato rivela che c'è stata una forte accelerazione nella richiesta da parte delle banche. Vale infatti la pena di ricordare nel primo anno di concreta operatività del Plafond casa (tra marzo 2014 e marzo 2015) le banche hanno chiesto complessivamente una somma di quasi 260 milioni. Il grosso delle richieste è arrivato l'anno successivo, tra aprile 2015 e maggio 2016, i cui si è verificato il tiraggio di un miliardo, cioè una cifra quattro volte maggiore.
Per i covered bond, le banche hanno invece utilizzato finora 2,2 miliardi sui tre stanziati inizialmente. Pertanto sulla provvista iniziale di 5 miliardi stanziata a fine 2013 sono stati utilizzati 3,3 miliardi.

Alla ricostruzione post sisma 1,5 miliardi
Cdp ha deliberato anche lo stanziamento di una provvista di «1,5 miliardi di euro per il territorio attraverso la costituzione di un plafond, previsto dalla Legge di Stabilità del 2016, per la concessione di finanziamenti agevolati in favore di soggetti colpiti da eventi calamitosi, su tutto il territorio nazionale». Cassa depositi ricorda che a partire dal sisma del 2009 in Abruzzo, quindi nel 2012 in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, ha messo a disposizione dei plafond dedicati a famiglie e imprese danneggiate, così assicurando il rapido avvio dei cantieri, per un ammontare complessivo di 14 miliardi di euro».
Cdp annuncia anche di aver deliberato lo stanziamento di un miliardo «per accrescere il volume di credito alle Pmi. A tal fine Cdp dà avvio a un programma di acquisti di titoli aventi ad oggetto crediti verso piccole e medie imprese. L'investimento punta a garantire nuova disponibilità di credito alle Pmi, vera e propria ossatura del sistema produttivo nazionale». Questo programma «si affianca agli strumenti a favore dell'accesso al credito a medio-lungo termine messi a disposizione da Cdp a partire dal 2009, - del valore complessivo di 31 miliardi di euro - di cui hanno già beneficiato oltre 110 mila imprese operanti in tutti i settori dell'economia».

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