Urbanistica

Alberghi, dopo l'ultima apertura nella Capitale Nh Hotels punta sulla Laguna di Venezia

L’ultima meraviglia è Palazzo Cinquecento a Roma, new entry della categoria Collection del Gruppo Nh Hotels. La testimonianza di quanto la catena alberghiera creda non solo nelle potenzialità dell’Italia ma anche in quell’esclusività che gli immobili e le location storiche della Penisola riescono ad offrire ai clienti di tutto il mondo. Palazzo Cinquecento non sarà l’ultimo dei Collection nel 2016: entro la fine dell’anno le strutture del brand esclusivo saliranno a 68. Con un’importante novità che Il Sole 24 Ore è in grado di anticipare e confermare. È già stato firmato l’accordo - anche se sono ancora in via di definizione i dettagli - per l’apertura di un Nh Collection nell’isola veneziana di Murano.

«Si tratta di un hotel di un centinaio di camere, ricavato dalla ristrutturazione e dal ripensamento di un’antica vetreria. Anche questo sarà un vero gioiello della collezione, nonostante l’apertura non sia, ovviamente, immediata».

A spiegarlo è Chema Basterrechea, Ceo di Nh Italy, che con 53 alberghi, 7.894 camere e circa 430 sale meeting in 27 città italiane è di fatto la prima realtà alberghiera nel nostro Paese, dove opera con tre categorie: oltre a Nh Collection (premium hotel nelle location più suggestive delle principali città e con un elevato livello dei servizi), Nh Hotels (urban hotel moderni e funzionali) e nhow (per il momento a Milano, hotel “unconventional” di design).

«Nh punta già da tantissimi anni sull’Italia - spiega Basterrechea - senza desistere nemmeno nei momenti di crisi. Siamo la prima compagnia alberghiera nel Paese, con strutture propriamente nostre e non in franchising. Negli ultimi due anni abbiamo aperto una quindicina di strutture, tra cui recentemente Palazzo Cinquecento, il cinque stelle di Taormina, abbiamo rilevato la gestione di Nh Palazzo Moscova, ex hotel di Moschino a Milano e aperto un bellissimo hotel a Trento». La strategia di Nh Hotels va sempre più verso una marcata divisione tra proprietà della struttura e gestione, ma gli investimenti effettuati direttamente dalla catena sono stati importanti. Nell’arco degli anni, spiega Basterrechea -, sono stati investiti oltre 150 milioni di euro in ristrutturazioni e riqualificazioni anche in considerazione delle acquisizioni effettuate (come Jolly Hotels). La più importante di recente è stata quella della struttura congressuale a Milano Fiori, dove sono stati investiti circa 11 milioni di euro (in questo caso la struttura è di proprietà della catena).

Quanto alla situazione attuale in Italia, circa il 23% delle strutture Nh Hotels sono di proprietà, mentre tutte le altre si dividono tra contratti di affitto e di management, dove gli investimenti di riqualificazione vengono sostenuti dalla proprietà. «Ci tengo a sottolineare la fiducia che abbiamo nel Paese-Italia - continua Basterrechea -, anche in termini di qualità dei materiali e di design. Tutti gli interventi di riqualificazione sono stati fatti, in una percentuale superiore al 90%, con fornitori italiani». Nonostante l’Italia debba ancora fare molto per migliorare la propria offerta e il proprio posizionamento nelle classifiche turistiche, i piani di sviluppo di Nh Hotels confermano una visione positiva sul Paese: «Faccio parte di diversi gruppi di lavoro e associazioni - dice Basterrechea - e bisogna davvero che tutti ci rimbocchiamo le maniche, ma Nh continuerà a crescere». La strategia non cambia: puntare sulle principali città a livello artistico, come Venezia dove sono in programma la citata struttura di Murano (operativa tra un paio d’anni) e un altro albergo, e ancora Roma.

Ma come influiscono nelle strategie i nuovi flussi turistici dell’Estremo Oriente o dei Paesi Arabi? «Posto che siamo una catena prevalentemente europea, dove i nostri clienti vengono principalmente dall’Europa, siamo molto attenti ai nuovi mercati, anche perchè da circa due anni il nostro principale azionista è un gruppo cinese, che ha il 9,5% del capitale - spiega Basterrechea -. Stiamo quindi sviluppando con loro una joint venture in Cina dove Nh sarà il marchio “asportato”, con l’obiettivo di aprire 120-140 hotel nell’arco di cinque anni. Al tempo stesso stiamo certificando come “Welcome China” diverse piazze strategiche in Italia». I dati diffusi martedì scorso a livello mondiale evidenziano per Nh risultati al di sopra delle aspettative, con una crescita dei ricavi consolidati dell’8,5% e un incremento dell’Ebidta del 29,7%, con una stima a fine anno di ricavi in crescita tra il 7 e il 9% e un Ebitda, su base comparabile con l’anno precedente, pari a circa 200 milioni di euro. Il gruppo gestisce circa 400 hotel con 60mila camere in 29 Paesi.

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