Urbanistica

Roma, Piani di zona: Tronca sblocca i prezzi di cessione degli alloggi popolari

di Massimo Frontera

Via libera agli inquilini delle case popolari che vogliono vendere il loro alloggio ma che si sono trovati nell'impossibilità di farlo, a meno di accettare un prezzo "popolare" imposto dalla sentenza della Cassazione dello scorso settembre 2015 (Sentenza, sezioni unite, n. 18135 del 16 settembre 2015).

La Corte aveva infatti sentenziato che il prezzo di cessione di un alloggio popolare, per il fatto di essere stato mantenuto basso dal contributo pubblico, avrebbe dovuto mantenersi calmierato anche nei successivi passaggi di mano. In alternativa, la Corte aveva concesso la possibilità di derogare al limite di prezzo a tre condizioni: 1) attesa di almeno cinque anni dal primo trasferimento; richiesta del singolo proprietario; determinazione della percentuale del corrispettivo, calcolata secondo parametri legali da parte del Comune.

A questo punto la palla è passata ai Comuni, per regolamentare le indicazioni della Cassazione, provvedendo anche a determinare i parametri per calcolare la percentuale da cedere al Comune. Una prima memoria di giunta è stata formulata dalla giunta Marino. Atto che il commissario Tronca ha ripreso e attuato come delibera il 17 dicembre successivo.
Ma anche questo atto non è stato risolutivo perché il Comune ha cominciato solo quest'anno a pubblicare le tabelle dettagliate dei prezzi massimi di cessione relativi a tutti i piani di zona interessati.

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Ma mancava ancora un passaggio: specificare le modalità da seguire nell'affrancazione e in particolare i criteri e modalità di calcolo per eliminare i vincoli per gli alloggi edificati su aree concesse in diritto di superficie, o cedute in diritto di proprietà. La soluzione è appunto arrivata dalla delibera che il Commissario Tronca ha approvato nei giorni scorsi (ma che non è ancora disponibile in quanto - spiegano agli uffici del comune - non ha ricevuto ancora il numero di repertorio).

«La delibera - spiega un comunicato del Comune di Roma - si applica a tutte le vendite successive al primo atto di trasferimento, escludendo quindi quelle dirette tra l'operatore che realizza l'alloggio ed il primo cittadino acquirente, per le quali rimane fermo il vincolo relativo al prezzo massimo di cessione. La deliberazione elenca criteri e modalità di calcolo per eliminare i vincoli per gli alloggi edificati su aree concesse in diritto di superficie, o cedute in diritto di proprietà».

«La proposta - spiega sempre il Comune - definisce, inoltre, i criteri per la determinazione del "valore venale" delle aree ricomprese nei piani di zona e determina di conseguenza i relativi valori per n. 64 piani di zona del I Peep e n. 54 del II Peep (118 in tutto), attuati o in corso di attuazione. Tra le zone interessate: Acilia, Casilino, Dragoncello, Laurentino, Torrevecchia, Val Melaina, Torraccia, Torresina e altre. Con l'approvazione del provvedimento, potranno essere stipulate le convenzioni integrative, necessarie per la rimozione dei vincoli».

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