Urbanistica

Mercato immobiliare, a Napoli le nuove costruzioni sono solo di lusso

«Un architetto di Berlino in visita a Napoli mi ha chiesto di mostargli qualcosa di recentemente costruito in città e non mi è venuto in mente nient’altro che le bellissime stazioni della metropolitana». Aldo di Chio, architetto dello studio Vulcanica che ha firmato il primo tassello della maxi operazione Naplest dà il polso della situazione di una città dove il mercato immobiliare del nuovo stenta a riprendersi.

I piani attuativi approvati sono molti, ma gli imprenditori non vedono le condizioni per far partire i cantieri. «Ormai da tre anni non ci impegniamo in nuove operazioni residenziali, guardiamo con interesse alle iniziative di sostituzione edilizia soprattutto in periferia – spiega Alberto Pinto, amministratore della Edilsolving – ma visto che i prezzi di vendita si sono attestati ormai intorno ai 1.500 euro/mq è davvero complicato far rendere le operazioni, soprattutto se si vuole immettere sul mercato prodotti di qualità ed efficienti in termini di energia».

Tra i progetti in stand by c’è anche quello dei nuovi sviluppi legati al centro direzionale di Napoli – il quartiere a ridosso della stazione sorto negli anni 90 – promosso da Agorà6 su progetto di Vulcanica. «È il più ambizioso sviluppo immobiliare in città con residenze pubbliche e private, attrezzature e servizi. Il piano prevede 611 alloggi, articolati in edifici a torre e case in linea – spiega Di Chio –. Si è investito molto sulla qualità dell’architettura, eravamo ad un passo dal ritiro della concessione edilizia ma il piano finanziario è saltato».

Nel capoluogo campano oggi le novità si trovano andando a scovare interventi puntuali con qualche decina di alloggi. Operazioni di successo perché ben localizzate, adatte a un target lusso o innovative rispetto alla media. Sono stati allocati ad esempio molto rapidamente con prezzi che si aggirano intorno ai 7mila euro/mq la decina alloggi ricavati dal recupero di una palazzina Liberty in via Pontano, inseriti in un giardino secolare di 2mila mq. «In pieno centro storico, abbiamo comprato nel 2010 l’immobile che era sede della Dia – spiega Ambrogio Prezioso di Cittamoderna e presidente degli Industriali di Napoli – siamo intervenuti con un piano di ristrutturazione e riconversione dotando ogni abitazione di un posto auto, con giardini e terrazzi privati».

Nel cuore del Vomero, non lontano dalla fermata Quattro Giornate della metro, in un’area verde di 45mila mq l’impresa della famiglia Letizia ha appena ultimato invece un progetto di riqualificazione ambientale con 24 appartamenti in Classe A. «È una delle prime realizzazioni a Napoli in classe energetica A: la domanda comincia a diffondersi – spiega Alfredo Letizia – ma per molti la certificazione è ancora un costo». Gli alloggi sono articolati in tre fabbricati e il progetto è dello studio Officina D’Architettura. «Abbiamo previsto box, giardini e terrazzi – continua l’imprenditore - i tagli sono variabili dai 75 ai 130 mq e i prezzi dell’ordine dei 4.200 euro al metro». Sempre con una particolare attenzione all’innovazione, nel centro di Bagnoli la Troncone Spa ha realizzato un complesso green con 12 unità residenziali e alcuni locali commerciali che si distinguono per una copertura verde e per un sistema di balconi piantumati che si irrigano automaticamente con il recupero delle acque piovane. «Diomede Carafa 24 è un progetto di demolizione e ricostruzione – spiega l’architetto Gaetano Troncone – che si distingue la qualità del progetto e per le scelte impiantistiche compreso il riscaldamento e il condizionamento centralizzati a gestione autonoma e per l'investimento sulla domotica».

Fa eccezione per dimensioni l’operazione di Ponti Rossi, subito dietro l’Albergo dei Poveri. Per fine 2016 sarà pronto infatti il Pua dell’area ex Fornaci Visconti- ex Fonderie Chiurazzi con 110 alloggi, uffici, spazi commerciali, due piani di autorimessa, una piazza e un parco pubblico. «Lungo la via che collega Capodimonte al centro storico – spiega l’architetto Eugenio Cipollone dello studio Insula – abbiamo lavorato in un sito particolarmente difficile, marcato da un dislivello di 20 metri e dalla presenza di edifici industriali». Gli alloggi sono stati venduti per il 25% ad un prezzo che oscilla tra i 2.500 e i 4.500 euro al mq.

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