Urbanistica

Immobili, solo otto mesi per l'acquisto agevolato alle aste giudiziarie

di Massimo Frontera

Con la pubblicazione in «Gazzetta» del decreto sulla riforma delle banche di credito cooperativo (Dl 18/2016) si stabilizza anche lo sgravio introdotto a favore di chi acquista immobili alle aste giudiziarie. Il decreto è in vigore da metà febbraio, ma è assai probabile che i potenziali beneficiari abbiano voluto attendere la conclusione del percorso di conversione in legge per veder confermati i termini dello sgravio. E infatti, dalla prima emanazione, il testo del decreto legge del 14 febbraio è stato modificato durante la discussione parlamentare.
Anche l'articolo 16, quello che appunto che introduce l'agevolazione, ha subìto alcuni aggiustamenti che hanno ridefinito la platea dei beneficiari e modificato i termini dell'agevolazione. Nessuna novità invece per il termine di scadenza dello sgravio, che resta fissato alla fine di quest'anno. Ci sono dunque poco più di otto mesi per approfittare della misura.

Lo sgravio
Dopo le modifiche introdotte al testo (nella discussione alla Camera), l'agevolazione è stata circoscritta alle società e alle sole persone fisiche che intendono acquistare l'immobile da adibire a prima casa. L'acquisto potrà riguardare immobili (fabbricati o terreni) oggetto di vendita giudiziaria o una procedura giudiziaria di espropriazione.
L'agevolazione consiste nel pagamento delle imposte di registro, ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro. A condizione che - nel caso dell'acquirente impresa - l'immobile venga trasferito entro i successivi due anni, altrimenti si torna ada applicare il regime fiscale ordinario (imposta del 9%) cui si aggiunge una sanzione amministrativa del 30% oltre agli interessi di mora. Dalla scadenza del biennio decorre il termine per il recupero delle imposte ordinarie da parte dell'amministrazione finanziaria. Per l'acquirente privato, c'è invece - all'opposto - il divieto di rivendita dell'immobile per almeno cinque anni (pena l'applicazione di un diverso regime fiscale). Si applicano inoltre anche le altre condizioni legate alla fruizione del beneficio prima casa: l'immobile non deve essere di lusso, deve trovarsi nel territorio del comune dove l'acquirente risiede o si stabilisca entro 18 mesi. Anche per il privato vale la sanzione nel caso di rivendita entro i cinque anni, con il pagamento delle imposte di registro, ipotecaria e catastale nella misura ordinaria, oltre alla sanzione pecuniaria del 30 per cento. Nessuna modifica per la copertura stimata dal governo per finanziare lo sgravio: 220 milioni di euro.

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