Urbanistica

Case al mare, si cerca l’occasione in prima fila

È in prima fila che vuole arrivare chi sceglie oggi di comperare la casa al mare. L’occasione offerta da prezzi che sono scesi pesantemente negli otto anni della crisi immobiliare permette, infatti, di guardare oggetti prima inaccessibili per molti portafogli.

«L’investimento nella seconda casa, è vero, è spesso una spesa, tra tasse e manutenzione, ma l’abitazione al mare che i miei genitori hanno comprato 30 anni fa è stata decisamente sfruttata dalla nostra famiglia» dice Isabella G. nel tirare le somme dell’acquisto.

La seconda casa è l’acquisto del cuore. Una scelta basata su criteri emotivi più che razionali. Si compra in un luogo che si ama, dove si vuole passare del tempo libero e le vacanze e, perché no, che si possa magari mettere a reddito per periodi brevi. Detto questo l’acquisto di una seconda casa porta con sè una serie di spese che vanno dalle tasse alla manutenzione (più impegnativa al mare). Ma quello nel mattone resta un investimento che ci si porta dietro negli anni, anche se il valore fluttua in base ai cicli di mercato.

Gli italiani, che nel recente passato hanno guardato più all’estero che al nostro Paese, tornano a rivalutare la costa italiana. Complice la discesa dei prezzi che ha portato alla luce numerose occasioni da otto anni a questa parte, si ripensa alla casa al mare.

Secondo Tecnocasa la tendenza che si registra in questi ultimi mesi coincide con una ripresa della domanda, perché si cerca un impiego sicuro per il proprio denaro. «Si torna al mattone per proteggere il capitale - dice Fabiana Megliola, responsabile ufficio studi di Tecnocasa -, cercando di cogliere l’occasione offerta da prezzi che sono scesi negli ultimi otto anni. Possiamo dire che a livello nazionale la perdita delle quotazioni degli ultimi otto anni si è attestata sul -37,5%». E forse coscienti del fatto che la discesa dovrebbe esaurirsi presto e il mercato puntare a una stabilizzazione.

La domanda si focalizza su oggetti semplici, chiaramente se si passa alla fascia lusso cambiano richieste e prezzi. Analizzando, invece, la fascia standard, la domanda si concentra su piccoli tagli e di conseguenza richiede importi contenuti. Il budget disponibile in media si aggira sui 200mila euro. E proprio grazie alla discesa dei prezzi, si può puntare all’acquisto di una casa vicina al mare, magari non in prima fila ma comunque neanche nell’entroterra. A spingere gli acquisti sarebbero anche le incertezze sul fronte bancario.

I borghi quindi restano soprattutto terreno di caccia di una clientela di nicchia, che cerca privacy e tranquillità, quindi acquirenti stranieri in primis, ma sono anche appalto di chi sceglie di acquistare per mettere a reddito. Perché gli appartamenti qui si affittano per una stagione lunga, che va solitamente dal mese di aprile a ottobre.

Chi acquista la seconda abitazione per usarla preferisce puntare su zone turistiche che offrano bei panorami e servizi, e che nel tempo possano mantenere il valore del capitale impegnato.

Quali sono allora le località più ambite o che possono offrire una rivalutazione? «C’è una forte attenzione per la zona di Imperia - dice Megliola -. Qui la pista ciclabile che collega San Lorenzo al mare ad Ospedaletti attira anche una clientela sportiva. C’è sempre interesse per San Remo. Piace meno Noli, dove i valori in un anno sono scesi del 17% fino a 2.500 euro al metro. Se, invece, si punta al Sud, Gallipoli ha fatto segnare lieve aumento dei prezzi (+2%) nel secondo semestre 2015». Qui si compra per mettere a reddito vista la grande richiesta in estate da parte di una clientela giovane per il Salento. «Piace anche Nardò, dove però comprano gli stranieri - dice -. Nel borgo i prezzi si aggirano sui mille euro al metro. E anche la Valle d’Itria vive un momento positivo, soprattutto perché molti aprono qui attività di B&b».

In Sardegna si riscopre Sant’Antioco, dove si concentra una clientela di età avanzata che arriva da tutta Italia, mentre è in difficoltà Alghero perché Ryan Air sta riducendo i voli, anche dall’estero. Tornando verso nord, Milano marittima e tutta la zona godono di appeal che non scende.

«Tra le località che hanno perso meno della media italiana ci sono Bordighera, dove in media i prezzi si aggirano sui 2.700 euro al mq, Cervia (media 2.500 euro al mq), Diano marina e Gallipoli».

Cosa cercare? Se compro la casa per usarla, meglio puntare sulla zona più vicina e comoda, per sfruttare l’immobile. Se si compra per affittare conviene puntare sulle zone più turistiche che hanno prezzi più alti ma comunque diminuiti durante la crisi.

Fabio Gugliemi, responsabile di Santandrea (gruppo Gabetti) non crede al risveglio, che riconosce invece nel mercato delle prime case. «Non possiamo dire che sia ripartito il mercato della seconda abitazione - dice -. C’è comunque una certa domanda, dovuta anche al fatto di essere entrati nella primavera. I nostri acquirenti cercano nella zona del Ponente ligure, dove si trova qualche costruzione nuova in più, e meno sul Levante, anche se Santa Margherita continua ad avere un micromercato interessante». Cambia la ricerca: si cercano case di nuova generazione, immobili che siano sì una seconda casa da usare ma che possano creare anche un indotto economico. «Il proprietario quando tira le somme a fine anno spera di non avere spese, per questo si può gestire la casa con il modello Airbnb» conclude.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©