Urbanistica

Nasce a Milano il primo «distretto» dedicato al contract

Uno spazio di 1.700 metri quadrati, nel centro di Milano, dedicato ai professionisti del real estate, dai costruttori agli architetti, dagli interior designer ai tecnici. Ma che, come precisa il suo ideatore e general manager Lorenzo Pascucci, avrà anche dei momenti e degli eventi pensati per il pubblico. Perché gli italiani, si sa, amano poter avere l’ultima parola quando si parla del loro investimento più importante, la casa.

Milano Design District, che inaugura oggi nel capoluogo lombardo, nasce proprio dalla volontà di rispondere sia alle esigenze di un mercato immobiliare residenziale che sempre più richiede ai fornitori progetti e servizi di alto livello e “chiavi in mano” – come avviene nel mondo del contract – sia a quelle di una clientela finale desiderosa di personalizzare al massimo la propria abitazione. «Sono convinto che un freno alla diffusione del contract in Italia sia dovuto, oltre che alla carenza di grandi sviluppi immobiliari, allo scarso interesse degli italiani verso un’offerta di appartamenti semiarredati o arredati, per quanto con forniture di qualità o pregio», spiega Pascucci, che nel contract lavora da anni e che nel 2010 ha avviato un percorso con Ernestomeda Contract Division per la fornitura di cucine in numerose operazioni di pregio a Milano.

Proprio sulla base di questa esperienza ha preso l’avvio Milano Contract Division, una joint venture (assistita dallo studio Legance) con dieci aziende italiane dell’arredo-design (Ernestomeda, Aeg, Florim, Flos, Fontanot, Gessi, Lema, Listone Giordano, Lualdi e Oikos) che lavoreranno per offrire ai committenti «un pacchetto di servizi esclusivi chiavi in mano». Non è un negozio, né uno showroom in senso tradizionale: è uno spazio polifunzionale esclusivo, chiuso al pubblico (salvo eventi dedicati), dove i professionisti potranno vivere un’«esperienza» di quello che è possibile realizzare, anche grazie a «The Apartment», l’allestimento permanente di una casa di 130 mq, completamente funzionante. Ma soprattutto, spiega Pascucci, Milano Contract District si propone ai developer o ai proprietari dei progetti immobiliari come una piattaforma integrata che offre consulenza e assistenza non solo in fase di ideazione e progettazione, ma anche durante la fase dei cantieri e quella di vendita, occupandosi anche di tutte le attività di comunicazione e marketing. Tra i partner del progetto, aziende come Bticino, Erco, Gyproc, Stilla, Alessi e Resstende.

«Lavoriamo da anni con i principali gruppi bancari e assicurativi – aggiunge Pascucci – e ci siamo convinti che oggi il mercato immobiliare, anche residenziale, chiede servizi più ancora che prodotti». La novità di Milano Contract District è di seguire non il classico modello «B2B», diffuso all’estero, ma un modello «B2B2C» che consente ai clienti finali la possibilità di avviare un percorso personalizzato nell’ambito del progetto scelto. «Partiamo da Milano – conclude Pascucci – perché è la capitale del design, è sede di sviluppi immobiliari importanti e può funzionare come base anche per sviluppi internazionali. Non escludiamo di poter ampliare la nostra esperienza anche all’estero, magari facendo leva sui contatti che abbiamo con i grandi operatori internazionali».

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