Urbanistica

Il mattone in Borsa, Coima Res debutta a Piazza Affari il 5 aprile

di Paola Dezza

È una pipeline di investimenti definita quella che Coima Res attuerà con il capitale della quotazione per diventare, una volta approdata in Borsa, una società delle dimensioni equivalenti alle cugine europee.

Facendo un passo indietro, questi sono i giorni dell'offerta che porterà la Siiq di Manfredi Catella al debutto a Piazza Affari il 5 aprile prossimo. In sottoscrizione, che terminerà il primo aprile, ci sono almeno 30milioni di azioni di nuova emissione, di cui 3 milioni per il pubblico - lotto minimo da 300 di azioni - e 27 milioni destinate al collocamento istituzionale, sottoscrivibili a dieci euro per azione. La greenshoe è di 3 milioni di azioni, ma l'emittente potrà aumentare l'offerta di altri 22,5 milioni di titoli i (il 75% dell'offerta globale) se necessario. La società punta a distribuire un dividendo del 4-5 per cento. Terminato il collocamento, con l'esercizio della greenshoe, il capitale sociale sarà per il 69,46% del mercato, il 30,42% andrà a Qatar holding, lo 0,05% a Coima Sgr, lo 0,06% a Coima Srl e lo 0,01% allo stesso Catella. «Abbiamo deciso di partire con l'Ipo nell'arco di una notte, in una call tra Europa e America - dice Manfredi Catella, amministratore delegato di Coima Res -, una decisione rischiosa ma dovuta (era stata rinviata sul finire dello scorso anno per la volatilità dei mercati finanziari) oggi che, in un contesto caratterizzato da equilibri delicati, il settore privato è chiamato a dare un contributo affinché l'economia reale ritrovi un suo peso.
E i riscontri con gli investitori avuti a New York e Boston prima e in Europa poi sono incoraggianti».

Coima Res parte con un portafoglio di 96 filiali italiane di Deutsche Bank apportate da Qatar Holding (al quale sono destinate 14,45 milioni di azioni oltre l'offerta globale). Del portafoglio iniziale farà parte anche il Vodafone Village a Milano, per il quale è stato sottoscritto un contratto preliminare finalizzato alla quotazione per 200 milioni di euro, e che rappresenterà i due terzi dei ricavi da locazione. Per le filiali bancarie Catella punta a una gestione attiva con ritorni dell'8-9 per cento.

Quale la strategia post-quotazione? Un progetto su due binari, con un primo programma di investimenti da finalizzare in 6-8 mesi, per il quale si stanno analizzando operazioni in un perimetro di un miliardo di euro (acquisizioni previste da 300-500 milioni), e un secondo piano relativo a iniziative proprie non collegate a immobili sul mercato che richiederanno 12-18 mesi di tempo.Sui temi governance e conflitti di interesse, tema delicati per gli investitori esteri, Catella sottolinea la scelta di avere tenuto per sé deleghe fino a soli 20 milioni, in modo che ogni operazione passi in Cda. E si è dato mandato di gestione a Coima Sgr per cinque anni, con possibilità di disdetta anticipata. Coima Res, se l'Ipo avrà successo, andrà a rafforzare la schiera delle tre Siiq a Piazza Affari, in una fase di forte interesse da parte degli investitori internazionali per il real estate italiano.

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