Urbanistica

A Venezia riparte l'immobiliare: pronta la Hybrid Tower di Mestre da 18 milioni di euro

di Franco Tanel

Questione di poche settimane e i lavori della HTM acronimo di Hybrid Tower Mestre saranno conclusi. Diciannove piani, 80 metri di altezza, 5920 mq di slp, la nuova torre, a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria, è il primo grande progetto ad essere completato, dopo lo stop a tutti i piani immobiliari che la crisi ha provocato a Mestre e Marghera.
Ne è consapevole l'imprenditore veneziano Francesco Fracasso titolare della Cervet srl di Mirano che ha sviluppato il progetto con un investimento di circa 18 milioni di euro. «L'area è quella dell'ex deposito ACTV (la azienda di trasporti veneziana ndr) a fianco del cavalcavia della stazione- spiega Fracasso- che abbiamo acquistato all'asta ancora nel 2012. L'area, che è di circa 33 mila mq, all'epoca era oggetto di un PUA che prevedeva una densità costruttiva elevatissima con ben 200 alloggi e un autosilo da 8 piani. Non aveva senso andare in quella direzione e quindi abbiamo richiesto una variante urbanistica che ha cambiato cubature e previsioni: siamo passati dai 50 mila mq di slp del vecchio PUA ai 14.900 complessivi del nostro progetto».

Lo sviluppo dell'area era previsto in tre fasi. «Nella prima fase abbiamo realizzato un supermercato per il gruppo Aspiag, con una superficie di 9.200 mq. I lavori sono iniziati il 7 aprile 2014 e l'inaugurazione la abbiamo fatta appena sette mesi dopo, il 27 novembre 2014 – sottolinea l'imprenditore- poi siamo partiti con la realizzazione della torre che chiamiamo Hybrid Tower perché abbiamo voluto ibridare il più possibile le funzioni e le destinazioni d'uso al suo interno. L'obiettivo è avere un'edificio che non funzioni solo di giorno ma che che sia vivo anche la sera fino a notte fonda». Il progetto è stato affidato all'architetto Flavio Albanese a al suo Studio Asa che ha immaginato insieme a Fracasso un edificio in cui convivono varie destinazioni d'uso: dalla ristorazione alla residenza, dal direzionale ai servizi alla persona.

«Partiamo dalla sommità della torre a 80 metri d'altezza dove lo sguardo spazia da un lato verso Venezia, dall'altro verso le Prealpi- racconta Fracasso- una vista eccezionale anche perché siamo l'edificio più alto in tutta la zona. Qui realizziamo una terrazza panoramica di 230 mq per eventi privati e business, poi scendendo al 18° piano troviamo il Lounge Bar Tales'Lab e al 17° il ristorante di lusso giapponese Aki».

Il costruttore veneziano infatti ha già trovato gli imprenditori interessati a insediarsi nella sua "torre" che rimarrà almeno per il 90% di sua proprietà, puntando quindi sulla locazione degli spazi. «Scendendo dal 16° al 12° piano abbiamo gli spazi residenziali - prosegue Fracasso - per i quali stiamo immaginando una soluzione alternativa alla vendita: proprio in questi giorni stiamo definendo con il Comune la possibilità di trasformarli in residenza temporanea affidando la loro gestione ad una società di un albergatore veneziano che li intende proporre ai suoi clienti in al posto della tradizionale stanza d'hotel a Venezia. Scendendo ancora, dall'11° al 4° piano, troviamo gli spazi direzionali e ad uffici parte dei quali saranno dedicati al co-working. Al secondo e terzo piano stiamo definendo i dettagli per l'apertura di un medical beauty center. Infine al primo piano è già sicura l'apertura del bar-bistrot "City Italian Sushi" una start up locale che vuole proporre in chiave mediterranea la cucina giapponese».

In questi giorni le strutture che imprigionano la torre sono man mano smantellate e si lavora freneticamente alle finiture degli interni. «E' un progetto in cui credo molto ed è anche per questo che ho deciso di mantenere la proprietà dell'immobile e selezionare le imprese che si insedieranno in base a criteri di eccellenza- spiega Fracasso- voglio che l'area sia davvero un luogo di vita e aggregazione positivo per la città: adesso manca solo l'ultima parte, la realizzazione dei 30 alloggi di edilizia convenzionata nell'ambito del progetto Fondo Veneto Casa dove verranno ad abitare giovani famiglie».

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