Urbanistica

Casa, compravendite a +6,5% nel 2015: corre Milano (+13,4%), Roma piatta (+0,8%). Si ferma il calo dei prezzi

di Massimo Frontera

Le previsioni fatte negli scorsi mesi costruite sui primidi, timidissimi, segnali di ripresa del mercato trovano una prima solida conferma nei numeri pubblicati ieri dall'Agenzia delle Entrate. I numeri si riferiscono all'andamento delle compravendite nel quarto trimestre del 2015 ma rappresentano anche l'ultimo elemento di un intero anno che - complessivamente - regala incrementi di tutti gli indici più importanti. Da segnalare anche la crescita semestrale dell'indice dei prezzi degli immobili residenziali, significativa non tanto per il valore (+0,2%), quanto perché è il primo segno più dopo sette semestri di cali.

Mercato Italia, quasi 964mila compravendite (+4,7%)
Nel 2015 l'intero settore mette a segno una crescita del 4,7% delle transazioni rispetto al 2014. In valori assoluti, il 2015 ha fatto segnare 963.903 scambi, oltre 43mila in più del 2014. La crescita è trainata dal comparto residenziale, che segna un +6,5% (pari a 444.636 scambi). Crescono anche i negozi (+1,9%) e le compravendite relative a pertinenze (+4,3%). In calo invece le compravendite di uffici (-1,9%) e soprattutto di immobili industriali (-3,5%).

Mercato casa: crescono (quasi) tutte le grandi città
La buona notizia sta tutta nei numeri del mercato delle residenze. L'incremento complessivo nazionale annuo del 6,5% è composto da innumerevoli sfaccettature positive che si riflettono in tutti i comparti e in tutte le aree geografiche. Con l'unica - macroscopica - eccezione della Capitale. All'interno del raccordo anulare il mercato mette a segno un modesto +0,8% di scambi nel 2015, nulla rispetto alla crescita a due cifre di Milano (+13,4%). Il confronto Roma-Milano è veramente impari anche se si guarda agli andamenti tendenziali del III e al IV trimestre: mentre i milanesi hanno messo a segno incrementi pari, rispettivamente, a +18,2% e a +23,6%, nella Capitale, negli stessi periodi le compravendite sono aumentate solo del 4,6% e del 4,5%. Peggio di Roma non ha fatto nessuna delle altre sette grandi città. Anche il mercato di Palermo si è svegliato, mettendo a segno un +13%, tasso di poco inferiore a quello di Milano.

Mercato casa: città/province e città/capoluoghi
La conferma che il mercato è tornato a pieni giri arriva anche dall'analisi per capoluoghi a confronto con le città non capoluogo; e dalle otto grandi città a confronto con i rispettivi territori provinciali.
Nel primo caso arriva la conferma che i "motori" del mercato sono tutti e due bene accesi. I capoluoghi hanno messo a segno un incremento annuale del 7,1% contro il 6,2% nei comuni non capoluogo. In valori assoluti, nei comuni capoluogo si sono registrati 152.004 compravendite di case e nei comuni non capoluogo 292.632 unità.
Per quanto riguarda il confronto città/provincia delle otto principali aree metropolitane, anche in questo caso emerge la paralisi della Capitale: A fronte del già ricordato +0,8% di incremento annuo, i comuni dell'area metropolitana hanno messo a segno una crescita del 3,5%. Incremento che resta tuttavia il più basso tra le aree provinciali delle otto grandi città analizzate. Anche la provincia bolognese supera in dinamismo la città capoluogo, facendo registrare un +11% rispetto al +4,2% della città delle Torri. La provincia di Milano si conferma molto dinamica (+9,6%) e così pure la provincia di Genova (+8,7%).

Prezzi Casa, si arresta la caduta dei listini
«Nel 2015 - si legge nello studio dell'Omi-Entrate - il balzo delle compravendite del secondo semestre si riflette sul livello prezzi che, dopo sette semestri di ininterrotta flessione, rimane sostanzialmente stabile,+0,2%».

La nota dell'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate (IV trimestre 2015)

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©