Urbanistica

Hinterland di Milano, più servizi e qualità della vita nei progetti di coop e cohousing

Nell’hinterland milanese sembra ormai conclusa l’epoca di modelli di sviluppo tradizionale. Il successo è invece assicurato per quei progetti che nascono validati a monte dai futuri destinatari. Servizi, socialità e qualità della vita sono infatti le caratteristiche richieste da acquirenti o affittuari alle cooperative o ad esempio a società che promuovono progetti di co-housing.

Tra queste Newcoh, ora impegnata a Chiaravalle, a Sud di Milano, dove sta per partire il cantiere per il recupero di una cascina del 1590 che ha mantenuto la destinazione agricola fino al 1980 e per anni è stata occupata, fino ad ospitare oltre 300 rom. «Abbiamo promosso un’indagine tra 20mila famiglie e riscontrato un grande interesse per un progetto di 50 alloggi, con tagli variabili da 55 a 150 mq, immersi nel verde tra orti e frutteti». Nadia Simionato, ceo della società, spiega l’approccio di questo concept con costi che vanno da 2.950 euro/mq per l’edilizia libera e 2.350 euro/mq per quella convenzionata: «Sono inclusi nel prezzo 400 mq di spazi comuni arredati e 2,5 ettari di verde attrezzato».

A Pero, di fronte alla fiera, la cooperativa edilizia Don Giuseppe Ghezzi (Ccl) ha realizzato tre interventi dal 2009 ad oggi e quasi tutti gli alloggi sono stati assegnati in tempo record. Il primo di edilizia convenzionata è in classe B (1.950 euro/mq): qui i 49 alloggi sono stati presi in meno di 3 mesi. Nel 2011 è stato fatto un secondo intervento in classe A con 60 alloggi (2.200 euro/mq per l’edilizia libera). Nel 2012 infine è iniziato il terzo lotto ultimato nei mesi scorsi: costo 2.270 euro/mq. «Un bel colpo in pieno tempo di crisi – ha commentato Nicoletta Piccirillo, vice presidente della coop -. Ha pagato la qualità del contesto con 123mila mq di parco, e quella del prodotto con isolamenti adeguati, impianto domotico, contabilizzazione autonoma delle utenze per ogni alloggio, e ancora con la possibilità di regolare le temperature nelle diverse stanze».

Gli architetti lamentano però mancanza di opportunità: «È tutto completamente fermo, c’è molto invenduto tra le costruzioni fatte negli ultimi 15 anni e nessuno si azzarda a spingere il minimo investimento», commenta il presidente Valeria Bottelli». «I prezzi sono scesi molto e avvicinandosi ai costi di costruzione, l’hinterland resta di fatto un territorio di interesse per operatori come le cooperative»: Giacomo De Amicis, autore della nuova pubblicazione “Vecchie periferie, nuovi luoghi” commenta così la situazione e rilancia sostenendo che «fuori dalla città consolidata ci sono ampi margini di sperimentazione recuperando le aree ex industriali e proponendo modelli come i loft appetibili per il mercato».

Tra i grandi progetti di sviluppo è ripartito quello dell’ex Falck di Sesto San Giovanni; e il più grande shopping mall d’Italia che sarà inaugurato ad aprile ad Arese potrà essere un volano anche per altri sviluppi. Tra i segnali di ripresa si distingue poi l’operazione di Assago Milanofiori sviluppata da Cabassi che dopo due anni e mezzo di stop dovrebbe riprende quota entro l’anno. «Si tratta di un quartiere prevalentemente direzionale, dove con velocità diverse sono stati realizzati vari comparti residenziali. Fino a pochi mesi fa tutto era fermo – spiega Matteo Cabassi che guida il gruppo di famiglia – oggi il mercato è decisamente più attivo e abbiamo deciso di far ripartire anche i lotti residenziali con il progetto di Botticini e De Appolonia». Prezzi: 3.200-3.500 euro/mq per il mercato libero, 2.700 euro/mq per l’edilizia convenzionata. Punteremo a proporre prodotti molto meno sofisticati, con tagli efficienti e costi contenuti».

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