Urbanistica

Immobili, in vigore lo sconto fiscale per chi compra alle aste giudiziarie

di Massimo Frontera

Operativo da appena una settimana lo sgravio fiscale per chi acquista un immobile alle aste giudiziarie. La misura è prevista dall'articolo 16 del decreto legge n.18/2016 sulla riforma delle banche (pubblicato sulla «Gazzetta» del 15 febbraio e presentato lo stesso giorno alle Camera per la conversione in legge).

Lo sgravio consiste nell'applicazione delle «imposte di registro, ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna a condizione che l'acquirente dichiari che intende trasferirli entro due anni». Se non verrà rispettata questa condizione l'incauto acquirente non solo dovrà pagare le imposte ordinarie, ma aggiungerci anche una salata sanzione del 30% aggravata dagli interessi di mora. La tassazione ordinaria sui trasferimenti immobiliari è invece di tipo proporzionale, pari al 9%, salvo la prima casa (non di lusso), tassata invece al 2 per cento.

Il nuovo sgravio ha un carattere straordinario, essendo limitata temporalmente ai «trasferimenti di immobili nell'ambito di vendite giudiziarie effettuati dalla data di entrata in vigore del provvedimento fino al 31 dicembre 2016». Un periodo decisamente limitato, che parte dal 16 febbraio (entrata in vigore del decreto) ma che non tiene conto dei 60 giorni concessi per la conversione in legge del provvedimento, periodo nel quale è possibile che possano essere introdotte modifiche al testo, che ieri ha avviato l'esame in commissione Finanze (relatore Sanga, Pd). Contando anche questo periodo, si arriva a metà aprile.

Il mancato introito dovuto alla concessione della misura è stato stimato in 220 milioni di euro, coperti dalle entrate fiscali straordinarie derivanti dalla rientro dei capitali detenuti all'estero (voluntary disclosure), che, al 9 dicembre 2015, ammontavano a oltre 59 miliardi, per un gettito stimato dall'Agenzia delle Entrate intorno a 3,8 miliardi.

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