Urbanistica

Restyling per i palazzi di Torino. Mercato in ripresa

Le grandi trasformazioni della Torino olimpica sono alle spalle e le firme delle archistar svettano su progetti del terziario, dai grattacieli di Piano (Intesa Sanpaolo) e di Fuksas (Regione Piemonte) al quartier generale Lavazza di Zucchi fino alla futura Città della Cultura nel palazzo di Torino Esposizioni, al cui bando (in corso) hanno risposto 21 cordate internazionali, con nomi da Boeri a Libeskind, da Bolles+Wilson a Kuma.

Il capoluogo piemontese cresce, però, anche sul fronte dell’offerta abitativa. Con recenti operazioni, condotte da imprese storiche e ben radicate sul territorio, che guardano al recupero di residenze d’epoca come alla riconversione di ex manifatture, che ragionano sempre di più su formule innovative per agevolare l’acquisto e che coprono un ampio ventaglio di offerta. Fra le imprese più attive il gruppo Building della famiglia Boffa – noto in città per The Number 6, la casa che lo scorso anno si è aggiudicata il primo premio di ArchDaily per le ristrutturazioni – sta concludendo il recupero dello storico palazzo di Lagrange 12, progetto che fa dialogare un edificio neoclassico con l’arte contemporanea, e avvierà in primavera i lavori di QuadraTO, nello stabile di un antico convento fra via Santa Chiara e via delle Orfane. Questa seconda iniziativa viene proposta anche per investimento, con una formula che all’acquisto associa un contratto di locazione con diritto alla sublocazione, per un importo annuale del 3,5% del valore di acquisto e una durata massima di 5 anni. «Una possibilità pensata per una clientela che sta cambiando – riflette Luca Boffa -. Come muta la richiesta di immobili di pregio. Le famiglie, che compravano ville esclusive in collina, oggi tornano in città, per muoversi a piedi e avere vicini i servizi. Altri sono alla ricerca di un investimento. Con quotazioni differenti, che dipendono da qualità e zona».

Puntano ad architettura e design, con formule commerciali nuove, anche le operazioni di Domus-Design, team di professionisti e imprese attivo da 10 anni. Da Linkcittadella, non lontano da Porta Susa, che propone 28 appartamenti dai 60 ai 190 mq, a VerdeZara, 6 ville di nuova realizzazione con terrazzi e giardini ai piedi della precollina, a Box+Loft, complesso di residenze e uffici in zona piazza Bernini, sull’asse del metrò, in cui protagonista è la luce. «Oggi un appartamento ampio e di pregio, in centro, può valere circa un milione – commenta l’amministratore Domenico Intonti –. Stessa quotazione di una casa di oltre 200 mq in collina, con giardino e box doppio. La nostra offerta punta però a segmenti diversi e offriamo bilocali arredati con oggetti di design a meno di 300mila euro, adatti anche a chi cerca un buon investimento con un rendimento da locazione superiore al 5% annuo».

Di pregio sono le operazioni di Bogino 18 e di Bogino 16, riconversioni della Secap negli immobili aulici un tempo sede della Provincia di Torino: il primo edificio è terminato e venduto; il secondo sarà ultimato in primavera. «Il prezzo medio per Bogino 18 è stato di circa 6mila euro al mq – spiega Giuseppe Provvisiero, ad di Secap –. I pochi appartamenti rimasti dopo la fine dei lavori sono stati venduti tra il 2014 e il 2015». Così anche il Palazzo della Luce, riconversione della storica sede Enel proposta da Valore Reale Sgr, è oggi oltre l’80% delle vendite e Casa Hollywood, l’avveniristica residenza di corso Regina realizzata dalla De.Ga, che intreccia natura e hi-tech.

Infine, anche i grandi numeri. Sono tre i cantieri della Gefim, della famiglia Ponchia(i primi due gestiti attraverso Zerocinque Trading con Ersel Investimenti): in corso Dante, vicino al parco del Valentino, Park View ha preso il posto dell’ex centro di formazione Isvor Fiat: 145 alloggi (in parte già abitati), più negozi, uffici e box a 3.600 euro al mq. In via Monginevro, la residenza Lambda (parte del grande recupero ex Lancia) offre 126 alloggi e 9 negozi mentre in corso Peschiera AbiTo (il cantiere parte a marzo) prevede 65 unità a circa 2.950 euro al mq. «Il mercato sta dando importanti segnali di ripresa – conferma Stefano Ponchia –. In corso Peschiera abbiamo già venduto la metà degli appartamenti prima di iniziare i lavori».

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