Urbanistica

Riforma Pa, Scia (solo) telematica in un solo ufficio e niente stop per vizi solo formali

di Giuseppe Latour

Tutte le comunicazioni allo sportello unico edilizia diventano telematiche. È questa la novità più importante contenuta nel decreto attuativo della delega Pa in materia di Scia, approvato nella serata di ieri dal Consiglio dei ministri. Il testo introduce una robusta dose di semplificazione nei nostri procedimenti amministrativi. Tutto passerà via internet e il riferimento saranno i moduli unici approvati a valle della legge n. 90/2014. Ma non solo. L'altro principio importante è che la Scia accorperà tutto: un cambiamento importante soprattutto sul fronte delle asseverazioni in materia paesaggistica e ambientale, per le quali non sarà più necessario transitare dalla Sovrintendenza. Le Pa risolveranno tutto al loro interno. Infine, la Scia sarà estesa all'agibilità e al deposito del progetto nelle località a bassa sismicità.

Il principio generale è che le attività non sottoposte ad alcun regime amministrativo, sia statale che regionale, sono libere. Fuori da questo perimetro, viene confermato che l'autorizzazione chiave è la Scia, la cui definizione, relativa alla legge n. 241/1990, resta sostanzialmente identica a quella attuale. La prima novità grossa è il suo allargamento: tutte le segnalazioni, asseverazioni, comunicazioni e notifiche necessari per avviare l'attività edilizia si intendono ricompresi nella segnalazione. Anziché rivolgersi a più uffici, si farà riferimento a un solo soggetto. Un cambiamento decisivo soprattutto per le asseverazioni in materia paesaggistica e ambientale. L'attività normalmente potrà essere iniziata subito dopo la Scia. Solo nel caso in cui per esercitarla servano autorizzazioni espresse, le Pa potranno indire una conferenza di servizi interna e subordinare la partenza al rilascio delle autorizzazioni.

La seconda novità importante è contenuta all'articolo 4 del testo. Qui si spiega che, per l'avvio e l'esercizio di attività produttive o edilizie, le istanze, le segnalazioni certificate di inizio attività o le comunicazioni sono presentate in via telematica allo sportello unico. In questo modo si applica a livello nazionale quello che alcuni Comuni stanno già facendo a livello locale. I contenuti standard di questi documenti sono quelli dei moduli unici, ormai tutti approvati, regolati a partire dal decreto n. 90/2014. Per le amministrazioni c'è il divieto di fare richieste ulteriori rispetto a questi standard. Dopo la presentazione dei documenti, l'amministrazione dovrà rilasciare, anche in via telematica, una ricevuta che attesti l'avvenuta presentazione dell'istanza, della comunicazione o della Scia. Indicando i termini entro i quali la Pa è tenuta a rispondere, ove previsto.

Terza novità sul fronte dei controlli e delle sanzioni: solo in caso di violazioni sostanziali si rischia il blocco delle autorizzazioni dell’attività via Scia semplificata. Nei casi di vizi solo formali, invece, non arriva più una sospensiva ma un’intimazione ad adeguarsi agli atti amministrativi previsti.

Questo è quello che risulta assestato in base ai testi in entrata in Consiglio dei ministri. Da altri documenti, però, risulta che allo studio ci sono anche altre misure per l'edilizia. L'obiettivo generale è tagliare i tempi delle procedure. Allora, con una modifica al Testo unico edilizia (Dpr n. 380/2001) sarà introdotta la Scia per l'agibilità e per il deposito del progetto nelle località a bassa sismicità. Allo stesso modo, sarà introdotto il silenzio assenso per il permesso di costruire in assenza di vincoli.

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