Urbanistica

Mercato casa/1. Nel terzo trimestre del 2015 i prezzi sono tornati a crescere

di Massimo Frontera

Nel terzo trimestre del 2015 l'indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie italiane ha fatto segnare un incremento congiunturale dello 0,2% e un decremento tendenziale del 2,3%. Lo dice l'Istat nell'ultimo bollettino sui prezzi delle case.
Il debolissimo segnale positivo - cioè la crescita dello 0,2% rispetto al secondo trimestre del 2015 - assume un certo rilievo se si considera che - come sottolinea l'Istat - che è il primo incremento congiunturale da quattro anni a questa parte. Un incremento debolissimo, appunto, che non basta ancora a colmare la perdita del 2,3% rispetto ai valori di un anno fa, ma che alimenta un certo ottimismo sulle rilevazioni successive.

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Ma l'aspetto più significativo è il dato che riguarda le abitazioni nuove. L'incremento, infatti, secondo quanto afferma l'Istat, è dovuto al rialzo dei prezzi delle abitazioni nuove (+1,4%) mentre per le abitazioni esistenti si registra invece un lievissimo calo (-0,1%).
Gli andamenti divergenti tra i due comparti è un elemento importante, perché significa che le famiglie italiane accettano di pagare di più per acquistare una abitazione più efficiente sotto il profilo energetico. È un segnale che certamente sarà accolto con favore dalle imprese che stanno scommettendo sulla qualità del prodotto edilizio.

«Il differenziale in valore assoluto tra la variazione tendenziale dei prezzi delle abitazioni esistenti e quella dei prezzi delle abitazioni nuove - aggiunge l'Istat - risulta pari a 2,4 punti percentuali, tornando ad ampliarsi dopo il minimo raggiunto nel secondo trimestre quando fu pari a 1,7. In media, nei primi tre trimestri del 2015, i prezzi delle abitazioni diminuiscono del 2,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, sintesi di un calo dei prezzi dell'1,4% per le abitazioni nuove e del 3,5% per quelle esistenti».

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