Urbanistica

Case popolari, 164 milioni in due anni per riparare gli alloggi inagibili

di Massimo Frontera

Una modifica contabile a saldo zero ma che consentirà di finanziare - già da quest'anno - un considerevole numero di cantieri per il recupero degli alloggi Iacp. Si tratta della rimodulazione di fondi indicata nella tabella "E" della manovra finanziaria pubblicata sulla «Gazzetta» del 30 dicembre scorso. Ma non è questa l'unica misura a favore dei gestori di alloggi pubblici (tra Iacp e Aziende casa, comunque denominate). La legge di stabilità infatti precisa senza più alcun dubbio interpretativo che anche questi enti potranno beneficiare degli sgravi fiscali del 65% e del 50% rispettivamente sulle riqualificazioni energetiche e le ristrutturazioni edili. Per la prima volta vengono inoltre estesi anche alle società pubbliche che svolgono l'attività analoga a quelle degli Iacp.

Per riparare gli alloggi inagibili degli Iacp 164 milioni in due anni
La novità sta tutta in due numeri: 84 milioni autorizzati per l'annualità 2016 (invece di 18,6 milioni) e 80 milioni autorizzati nel 2017 (invece di 6,3 milioni). In tutto si tratta di 164 milioni che potranno essere spesi nei prossimi 24 mesi. Non si tratta di nuovi fondi ma di una rimodulazione che ha anticipato al prossimo biennio risorse che sarebbero state per la maggior parte disponibili solo a partire dal 2018 in poi.
La novità si legge nella tabella "E" della legge di Stabilità (capitolo Casa e assetto urbanistico). La misura si riferisce al piano per il recupero degli alloggi inagibili delle case popolari che è stato varato con il decreto legge n. 47/2014 e che ha trovato piena attuazione tre mesi fa, con il decreto Infrastrutture che approva la graduatoria degli interventi in tutte le regioni e assegna tutti i 468 milioni di euro disponibili per il piano.
Più in particolare, la novità si riferisce alla linea "B" del programma, quella più complessa e impegnativa finanziariamente, che prevede interventi di manutenzione straordinaria per il recupero di alloggi Iacp inagibili con un costo unitario fino a 50mila euro per alloggio. La linea "B", secondo la graduatoria già approvata dal governo co il citato Dm 12 ottobre 2015, prevede complessivamente interventi per realizzare 20.766 alloggi .

SCARICA IL TESTO - LA TABELLA "E" CON LA RIMODULAZIONE DEI FONDI PER LA RIPARAZIONE DI ALLOGGI INAGIBILI

Sgravi fiscali su ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche
Un importante segnale di attenzione nei confronti dei gestori di case popolari è anche la misura che si legge nel comma 87 della manovra, dove viene precisato sembra possibilità di equivoco che le detrazioni fiscali su ristrutturazioni e riqualificazioni del 50% e 65% «sono usufruibili anche dagli Istituti autonomi per le case popolari, comunque denominati». La stessa norma aggiunge tuttavia il limite temporale - compreso tra il primo gennaio e il 31 dicembre del 2016 - entro il quale devono essere sostenute le relative spese.
Peraltro, la norma ha due corollari di un certo rilievo. Il primo consiste nell'estensione degli sgravi, per la prima volta da quest'anno, anche alle «spese sostenute per l'acquisto, l'installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda o di climatizzazione delle unità abitative, volti ad aumentare la consapevolezza dei consumi energetici da parte degli utenti e a garantire un funzionamento efficiente degli impianti».
C'è poi una seconda novità, che però richiede una provvedimento attuativo: consiste nella possibilità, per i soggetti "no tax area", di cedere la detrazione fiscale alle imprese che hanno effettuato i lavori. La misura dovrà essere attuata entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge di Stabilità, con un provvedimento dell'Agenzia delle Entrate.

Sgravi fiscali anche alle società in house degli Iacp
Un ulteriore segnale di attenzione ai gestori di alloggi popolari è la possibilità che le società in house controllate da amministrazioni pubbliche possano beneficiare degli sgravi fiscali concessi agli Iacp. È quanto si legge nei commi 89 e 90 della legge di Stabilità.
Le agevolazioni fiscali estese alle società house providing sono le seguenti, come indicate in una nota di Federcasa: riduzione dell'Ires alla metà (come previsto dall'articolo 6 del Dpr n.601/1973); esclusione dalla base imponibile a fini Ires dei finanziamenti erogati da Stato, Regioni e Province autonome per la costruzione, ristrutturazione e manutenzione straordinaria e ordinaria di immobili di edilizia residenziale pubblica.
La concessione dei benefici è concessa a due condizioni: le società devono essere state costituite e devono essere operanti al 31 dicembre 2013; devono rispondere ai requisiti della legislazione comunitaria in materia di in house providing. Federcasa precisa che le condizioni si realizzano quando «in base alla legislazione comunitaria i predetti requisiti sono soddisfatti quando l'ente pubblico esercita sulla società, soggetto giuridicamente distinto da esso, un controllo analogo a quello da esso esercitato sui propri servizi e qualora la società realizza la parte più importante della propria attività con l'ente pubblico».

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