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Facility management, nel nuovo bando Consip da un miliardo più spazio per le Pmi (e più scelta per la Pa)

di Massimo Frontera

Consip dà continuità alle grandi gare centralizzate per l'acquisizione di servizi immobiliari, introducendo però significative novità, sia per favorire la partecipazione degli operatori meno strutturati, sia per consentire alle amministrazioni una maggiore flessibilità nella soddisfazione della domanda. Il maxi-bando di facility management appena pubblicato dalla centrale acquisti nazionale vale oltre un miliardo di euro (esattamente 1.016.600.000 euro) e contiene diverse novità: la prima consiste nell'addio al sistema delle convenzioni quadro per abbracciare invece l'ormai affermato sistema dell'accordo quadro.

24 lotti macro-provinciali
Ancora più significativa è l'inedita suddivisione della gara in ben 24 lotti di dimensione macro-provinciale, con un eventuale mix tra territori provinciali e importanti aree metropolitane. Per Piemonte e Valle d'Aosta e Liguria, per esempio, la suddivisione in tre lotti è la seguente: un lotto è dedicato ai territori di Aosta, Biella, Novara, Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola; uno è riservato alla sola città metropolitana di Torino; un altro ancora include Alessandria, Asti, Cuneo e la città metropolitana di Genova.

Apertura alle Pmi
Consapevole del notevole "potere" di determinare la struttura e la dimensione dell'offerta, Consip, ha anche modulato il valore dei singoli lotti, suggerendo al mercato due "polarità", per così dire, sulle quali misurare la concorrenza. Anche se la dimensione dei lotti è molto variabile - si va dai 9,2 milioni fino ai 226,4 milioni di euro - solo 11 lotti si 24 hanno un valore da 30 milioni in su. Tutti gli altri sono invece più a portata di imprese di minore dimensione. Dal momento che - in base alle regole del bando - ciascun concorrente può candidarsi e vincere al massimo 8 lotti su 24, Consip ha pensato di indirizzare le grandi aziende nazionali su un numero limitato di grandi lotti, lasciando invece gli altri lotti alla concorrenza di imprese di media e piccola dimensione che, grazie alla presenza più radicata nel limitato territorio del singolo lotto, si suppone che sia in grado di formulare una offerta competitiva anche rispetto alla grande impresa. Ovviamente, la conferma della correttezza di questa ipotesi potrà arrivare solo dall'esito della gara.
La lista dei 24 lotti, per territoro
La lista dei 24 lotti, per valore

Per ciascun lotto, possibili due vincitori
Un'altra particolarità - introdotta da Consip per la prima volta in questo bando - è la possibilità che per ogni lotto ci possano essere anche due vincitori, nel senso che sul primo posto del podio può salire anche il concorrente che ha presentato la seconda migliore offerta. Tuttavia, questa possibilità è legata al numero di offerte valide che vengono presentate per quel singolo lotto. Più precisamente: fino a due offerte valide sul singolo lotto, verrà selezionato un solo vincitore; in presenza di tre o più offerte valide sarà invece possibile avere due vincitori. Ovviamente, il bando si preoccupa di gestire questo doppio affidamento. La scelta tra uno o l'altro dei fornitori avverrà in modo automatico: l'aggiudicatario selezionato sarà quello che per i servizi richiesti dalla Pa avrà presentato la migliore offerta complessiva riferita a quei servizi. Per temperare la prevalenza di un vincitore rispetto all'altro, viene anche previsto che «nel caso di due aggiudicatari - precisa il capitolato - ciascun fornitore può ricevere ordini singolarmente fino al raggiungimento della quota massima del 70% dell'importo del lotto», lasciando il resto all'altro vincitore.

Fino a 48 potenziali aggiudicatari
Il combinato disposto tra la maggiore suddivisione dei lotti e il meccanismo del "doppio" vincitore apre alla possibilità teorica di avere fino a un massimo di 48 aggiudicatari (ammettendo che su ciascuno dei lotti in gara vengano presentate almeno tre offerte valide). All'estremo opposto - ma molto più difficilmente del caso precedente - si potrebbero ottenere solo tre vincitori che abbiano partecipato e vinto otto lotti ciascuno, con meno di due offerte valide su un singolo lotto. In ogni caso, il nuovo meccanismo - fa sapere Consip - è stato approvato preventivamente dall'autorità Antitrust (che in altre occasioni si è dovuta occupare di alcune maxi-gare di facility bandite dal soggetto aggregatore).

Subappalto libero
In ottemperanza alla recente Corte di giustizia Ue, il bando disapplica le limitazioni del subappalto del codice dei contratti (articolo 105, commi 2 e 14). È però necessario che in sede di offerta il concorrente dichiari l'intenzione di ricorrere al subappalto e poi anche i servizi che intende subappaltare, senza tuttavia indicare la quota. «Resta ferma - afferma sul punto il capitolato tecnico - la possibilità per gli operatori economici di indicare, nell'apposita sezione del Dgue, la quota che intendono subappaltare. In mancanza di espressa indicazione in sede di offerta dei servizi che intende subappaltare, l'affidatario non potrà ricorrere al subappalto. Al ricorrere delle condizioni di cui all'art. 105 del Codice, la Consip S.p.A. provvede al rilascio dell'autorizzazione al subappalto».

I servizi in gara
Il facility management si applica agli immobili di oltre 5mila mq di superficie e ai compendi immobiliari dove però sia presente almeno un immobile di 5mila mq. Questo esclude tutte le amministrazioni che hanno diversi immobili per una superficie totale, per esempio, di 20mila mq ma con nessun immobile che arriva a misurare singolarmente più di 5.000 mq. Gli immobili devono avere «prevalente destinazione a uffici», salvo per le Università ed enti di ricerca dove non è richiesta questa condizione (fermo restando il requisito dimensionale). Il menù completo dei servizi include la manutenzione di vari tipi di impianti (elettrici, raffrescamento e riscaldamento, idrico-sanitari, elevatori, antincendio, impianti speciali); la raccolta e il conferimento a smaltimento dei rifiuti speciali; la manutenzione edilizia; le pulizie; derattizzazione e disinfestazione; la manutenzione del verde; servizio di reception; facchinaggio interno ed esterno (trasloco); presidio tecnologico.

Modalità di acquisto dei servizi
Per accedere ai servizi forniti attraverso questo accordo quadro, ciascuna amministrazione deve richiedere un set minimo di servizi che include il servizio di pulizia più almeno tre servizi che riguardano la manutenzione impiantistica. Le amministrazioni potranno usare entrambi i canali del Mepa (Mercato elettronico della Pa - per i servizi di importo sotto la soglia comunitaria) e del Sdapa (Sistema dinamico d'acquisto della Pa - per gli acquisti anche sopra la soglia comunitaria).

Scadenza: 25 febbraio 2020
L'aggiudicazione avverrà in base all'offerta economicamente più vantaggiosa, con premio di massimo 70 punti su 100 per l'offerta tecnica e massimo 30 punti per l'offerta economica. Per le offerte c'è tempo fino al 25 febbraio 2020 con apertura delle buste il 27 febbraio.

Il bando di gara

Il capitolato

Lo schema di accordo quadro

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