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A Vicenza gara da 530 milioni per lo smaltitore dei fanghi di Arzignano e Montebello

di Massimo Frontera

Dopo l'avviso di preinfomazione dello scorso giugno, Acque del Chiampo Spa, gestore del servizio idrico integrato nella provincia di Vicenza pubblica il bando per selezionare un socio privato con il quale realizzare "chiavi in mano" l'impianto di trattamento dei fanghi di depurazione degli impianti di Arzignano e Montebello. La gara include anche la gestione fino a tutto il 2050. Il valore economico dell'iniziativa supera il mezzo miliardo. Più precisamente l'importo complessivo è stato quantificato in quasi 529,4 milioni di euro. La scadenza della gara è stata fissata all'antivigilia di Natale prossimo: ore 12:00 del 23 dicembre 2019.

Il bando pubblicato nei giorni scorsi sulla Gazzetta europea indica diversi elementi a carico della costituenda società con l'operatore selezionato. Al primo posto c'è l'individuazione - «prima della costituzione della società mista» - del «terreno» su cui realizzare l'impianto che dovrà accogliere i «fanghi provenienti dagli impianti di depurazione di Arzignano e Montebello Vicentino gestiti rispettivamente da Acque del Chiampo Spa e Medio Chiampo Spa». Sulla localizzazione del nuovo impianto di smaltimentoi fanghi , l'utility vicentina, successivamente al bando, ha pubblicato una precisazione per chiarire che, in conformità a quanto deliberato nel 2017 dai cda delle società Acque del Chiampo e Medio Chiampo, «l'area su cui realizzare l'impianto dovrà essere proposta in un sito esterno al perimetro dei Comuni afferenti al Consiglio di Bacino Valle del Chiampo (Altissimo, Arzignano, Brendola, Chiampo, Crespadoro, Gambellara, Lonigo, Montebello Vicentino, Montecchio Maggiore, Montorso, Nogarole, San Pietro Mussolino, Zermeghedo)».

Oltre all'individuazione dell'area, sono a carico della società mista anche: la progettazione e lo studio di impatto ambientale (inclusi tutti i relativi servizi tecnici), la realizzazione, la gestione fino al 31 dicembre 2050, la cura e il trasporto di tutto il fango prodotto dai due impianti di depurazione, la gestione «fino ad idoneo sito di smaltimento/recupero» dei rifiuti prodotti dall'impianto di trattamento, i servizi di trasporto e trattamento presso l'impianto di trattamento dei fanghi a favore di terzi conferitori per la parte di capacità residuale dell'impianto stesso.

Non solo. Il bando aggiunge che, «se proposto in sede di gara, la costituenda società dovrà: eseguire il servizio di caricamento, trasporto e smaltimento/trattamento/recupero e gestione dei fanghi prodotti dall'impianto di depurazione di Arzignano (VI) e Montebello Vi-centino (VI) presso impianti terzi o del socio operativo, nel periodo temporale intercorrente da sei mesi dalla costituzione della società mista alla data di avvio del nuovo impianto; eseguire il servizio di caricamento, trasporto e smaltimento/trattamento/recupero e gestione dei fanghi prodotti dall'impianto di depurazione di Montecchio Maggiore (VI) e Lonigo (VI) nel periodo temporale intercorrente da sei mesi dalla costituzione della società mista alla data di avvio del nuovo impianto, presso impianti terzi o del socio operativo; eseguire il servizio di caricamento, trasporto e smaltimento/trattamento/recupero e gestione dei fanghi prodotti dall'impianto di depurazione di Montecchio Maggiore (VI) e Lonigo (VI) nel periodo successivo all'avvio del nuovo impianto con modalità di trattamento presso l'impianto della società mista o presso impianti terzi o del socio operativo».

Il bando di Acque del Chiampo Spa

La documentazione di gara (previa registrazione)

Il bando di Acque del Chiampo Spa

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