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Lavori pubblici: aggiudicazioni per 10,5 miliardi nel primo semestre, +75% sul 2017

di Alessandro Arona

Nel primo semestre del 2018 (gennaio-giugno, dati Cresme Europa Servizi) le stazioni appaltanti italiane (amministrazioni centrali e territoriali, società pubbliche statali e locali) hanno aggiudicato appalti di lavori pubblici per 10,529 miliardi di euro, un valore record rispetto allo stesso periodo del 2017, +75% rispetto ai 5,99 mliardi del gennaio-giugno 2017, in crescita anche nel numero di affidamenti (972 contro 682, +42,5%).
Il dato delle aggiudicazioni - lo ricordiamo - è quello più significativo per indicare i lavori di prossimo avvio, indicativamente nei sei mesi successivi.
Se confermato a fine anno, dunque raddoppiando i 10,5 miliardi a 20/21, le aggiudicazioni di lavori pubblici tornerebbero ai valori più alti degli ultimi dieci anni: furono 20,6 miliardi di euro nella media 2010-2014, per poi scendere a 17,2 miliardi nel 2015, 18,1 nel 2016, e infine il tonfo a 13,7 miliardi nel 2017 dopo il calo di bandi 2016 per l’effetto Codice.

Anche i nuovi bandi messi sul mercato, comunque, confermano nei primi sei mesi di quest’anno che l’effetto Codice sia stato ormai assorbito, con riduzioni del mercato limitate solo alla fase di “rodaggio” 2016 delle nuove norme (come sottolineato nelle settimane scorse dal presidente Anac Raffaele Cantone e il governatore di Bankitalia Ignazio Visco). Infatti, dopo una crescita partita già lo scorso anno, con 18.688 bandi nel 2017 per 23,9 miliardi di euro (+27,6% nell’importo e +11,3% nel numero), nel primo semestre 2018 la crescita è proseguita, 10.697 avvisi (+27,4%) per 13,696 miliardi di euro (+55,9%). Sui bandi si veda l’altro nostro servizio .

Tornando alle aggiudicazioni, un vero e proprio boom ha caratterizzato gli appalti sola esecuzione, quelli più tipicamente affidati alle imprese di costruzioni “pure”: +252%, da 2,047 a 7,223 miliardi. Il comparto più tradizionale dei lavori pubblici sembrava morto, rispetto a concessioni, facility management, general contractor e appalti integrati, ma anche grazie alla centralità assegnata dal Codice si sono ripresi la scena arrivando a rappresentare quasi il 70% del mercato in valore.

Crollate dell’82% rispetto al primo semestre 2017 sono invece le concessioni di lavori e altri Ppp di lavori, da 2,14 miliardi a soli 381 milioni aggiudicati. In buona crescita invece la quota di lavori nelle concessioni di servizi: +18,7% negli importi (da 779 a 925 milioni), +27,7% nel numero (da 94 a 120).

Forte crescita delle aggiudicazioni anche nel facility management (appalti di costruzione/manutenzione e gestione): +217,8% nell’importo, da 240 a 764 milioni, e +18,5 nel numero (da 27 a 32).

Nella parte classificata dal Cresme come “appalti tradizionali” crescono anche gli appalti integrati, +47,6% in importo a 1,168 miliardi, soprattutto grazie ai contratti Rfi (si veda altro servizio)

I dati Cresme Europa Servizi: aggiudicazioni primo semestre 2018

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