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Napoli, appalto da 37,5 milioni per il dragaggio portuale e il deposito dei materiali in cassa di colmata

di Alessandro Lerbini

Maxibando a Napoli. L'Autorità portuale manda in gara l'escavo dei fondali dell'area portuale con il deposito dei materiali dragati in cassa di colmata della darsena di levante. Gli interventi, dal valore di 37.554.392 euro, riguardano il grande progetto logistica e porti. Il piano, finanziato con risorse comunitarie e ideato per rilanciare il porto di Napoli, prevede anche il completamento della darsena di levante, la realizzazione degli impianti fognari e dei collegamenti ferroviari, la riqualificazione dell'area passeggeri.

Con queste opere saranno eliminati i vincoli che riducono le potenzialità dello scalo marittimo partenopeo e migliorati i collegamenti con le aree interne alle zone portuali.
Le opere sono riconducibili a una strategia unitaria che si basa su tre assi portanti:
il primo comprende azioni volte ad eliminare i vincoli allo sviluppo delle attività portuali e dei traffici marittimi: adeguamento dei fondali, bonifiche da ordigni bellici e recupero di beni archeologici; delocalizzazione dei punti di ormeggio e di carico dei prodotti petroliferi, la delocalizzazione del terminal petroli, l'aumento della profondità dei fondali.

Il secondo riguarda il potenziamento delle infrastrutture portuali: formazione di nuove colmate, adeguamento delle infrastrutture di ormeggio e stoccaggio delle aree destinate a merci inutilizzate e razionalizzazione delle infrastrutture destinate alla cantieristica navale;

Il terzo il potenziamento delle infrastrutture di rete: riordino della viabilità interna con il potenziamento dei collegamenti alla rete autostradale e ferroviaria, adeguamento della rete fognaria per lo smaltimento di acque nere e delle acque industriali, sviluppo di attività per l'utilizzo di sistemi per la produzione di energie alternative da fonti rinnovabili.

Il favorevole impatto ambientale del progetto incide notevolmente sullo sviluppo delle città, in quanto prevede anche l'allontanamento, dal centro abitato verso il mare, delle strutture di caricamento di prodotti petroliferi.

I principali benefici derivanti dalla realizzazione del grande progetto riguardano la riduzione del traffico su gomma a seguito della riorganizzazione degli spazi interni all'area portuale; la bonifica dei fondali del porto e l'incremento degli standard di sicurezza ambientale.

La categoria prevalente richiesta è la Og7, classifica VIII illimitata.
L'offerta economicamente più vantaggiosa sarà valutata in base al metodo di deposizione del materiale dragato all'interno della cassa di colmata (massimo 35 punti), all'impianto trattamento dell'acqua prima dello scarico a mare (15 punti), sistemi di disidratazione dei sedimenti pericolosi (5), gestione del cantiere a terra (5), bonifica fondo scavo (5), demolizione del pontile in darsena Diaz (10), offerta economica (20), riduzione del tempo di esecuzione dei lavori (5).

Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro il 31 ottobre.

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