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Vicenza elimina il rischio alluvioni: Traverso vince la messa in sicurezza del Bacchiglione

di Franco Tanel

Vicenza non rischierà più l'alluvione grazie alla realizzazione del bacino di laminazione delle piene sul fiume Bacchiglione che sarà realizzato a monte di Viale Diaz. Nei giorni scorsi a quasi un anno dalla pubblicazione, è stata finalmente aggiudicata in via definitiva la progettazione esecutiva e la realizzazione dell'opera.

A vincere la gara è una Ati formata dalla Traverso Costruzioni di Bolzano Vicentino e dalla Consultecno di Sandrigo, (entrambe partecipanti al Consorzio Stabile Gruppo Idra Building) con una offerta di 7.303.006,84 euro al ribasso di circa il 27% sul valore a base di gara. Per la progettazione esecutiva sono previsti 90 giorni di tempo, mentre l'esecuzione delle opere dovrà essere completata in 600 giorni.

Il bacino di laminazione sarà dunque pronto per la fine del 2017. Gli invasi di progetto sul Bacchiglione a monte di Viale Diaz a Vicenza, sono la principale opera di difesa idraulica del centro città. Le casse di espansione consentiranno un abbattimento dei colmi di piena pari a circa 30 mc/sec. Le opere comprendono una cassa di espansione perimetrata da arginature con derivazione dal torrente Orolo, mediante sfioro a soglia fissa, da tre casse di espansione, anch'esse arginate, del fiume Bacchiglione, con alimentazione mediante sfioratori con soglia lunga fissa e porzione presidiata da paratoie mobili e da una ulteriore zona di espansione golenale alla confluenza Bacchiglione-Orolo.

Un milione e 200 mila i metri cubi di volume massimo di acqua invasabile su una superficie complessiva di ben 80 ettari. Le opere di Viale Diaz fanno parte degli interventi di salvaguardia idraulica avviati dalla Regione dopo la disastrosa alluvione del novembre 2010. Il bacino di laminazione di Caldogno è stato completato la scorsa estate, mentre quello di Trissino sarà operativo nei prossimi mesi.

Rimangono ancora da realizzare le opere a Costabissara e il maxibacino lungo il torrente Astico che a breve dovrebbero essere messe a gara.
Si tratta di una vera e propria rivoluzione per la sicurezza idraulica del vicentino se pensiamo che l'unica cassa di espansione, quella di Montebello, fu realizzata nel 1926. Sono passati 90 anni, l'alluvione del 1966 e altre esondazioni meno catastrofiche nei decenni successivi, perchè si decidesse finalmente di intervenire dopo il disastroso evento del novembre 2010.

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