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Banda ultralarga, Infratel lancia bando da 150 milioni e chiude il piano «700 comuni»

di Massimo Frontera

Scade il 2 maggio prossimo il termine per partecipare alla procedura lanciata da Infratel Italia per individuare le infrastrutture di rete utilizzabili per il passaggio della banda ultralarga. L'importo complessivo stanziato per questa operazione è di 150 milioni di euro. L'avviso è stato pubblicato ieri sulla «Gazzetta Europea» e uscirà domani su quella italiana. Intanto, i documenti integrali di gara sono in caricamento sul sito della stazione appaltante.

«Con questa procedura - spiega l'amministratore delegato di Infratel Italia - Salvatore Lombardo - chiudiamo il programma già avviato per la posa della banda ultralarga in 700 comuni di otto Regioni nelle aree cosiddette bianche». I territori, ricorda il manager della società controllata dal ministero dello Sviluppo Economico, sono quelli di Sardegna, Abruzzo, Calabria, Lazio, Marche, Toscana, Lombardia e Puglia.

In queste aree bianche, cioè dove gli investimenti infrastrutturali non sono redditizi, gli appalti sono già stati assegnati alle imprese. Per questi territori, il bando serve a selezionare nuove infrastrutture di rete esistenti (strade, illuminazione, elettrodotti eccetera) di proprietà pubblica o privata, in modo da proseguire il programma. Avere la possibilità di utilizzare una rete esistente significa abbattere notevolmente il costo per la posa della fibra a carico dello Stato. La mappatura delle reti utilizzabili – proposte dai gestori in risposta al bando - consentirà di selezionare le più adatte.

La seconda fase sarà quella della progettazione definitiva della rete da realizzare, che sarà a cura di Infratel. Seguirà l'affidamento dei progetti alle imprese già selezionate e attive sulle aree bianche, cui spetterà la progettazione esecutiva e la realizzazione.
Oltre a chiudere la partita sulle otto regioni in cui il lavoro è già stato avviato, il bando pubblicato da Infratel guarda anche al resto del territorio nazionale.

La società sta anche preparando le nuove gare, a valle dell'accordo sulla banda ultralarga tra Regioni e Governo che è stato approvato lo scorso febbraio in Conferenza unificata. Sarà Infratel a realizzare il programma da 2,26 miliardi. «Noi siamo pronti - conferma l'Ad Lombardi - ma attendiamo le valutazioni della Commissione europea sul piano dell'Italia».

Tornando alla procedura lanciata ieri, più in dettaglio, l'avviso prevede «l'istituzione di accordi quadro relativi all'acquisto di diritti d'uso di infrastrutture di posa di cavi in fibra ottica da integrare nella rete di telecomunicazioni a banda larga e ultralarga realizzata da Infratel». La forma contrattuale scelta è quella dell'accordo quadro, con un massimo di 30 partecipanti. «La procedura - si legge nel bando - riguarda l'istituzione di accordi quadro relativi all'acquisto di diritti d'uso di infrastrutture idonee alla posa di cavi in fibra ottica da integrare nella rete di telecomunicazioni a banda larga e ultralarga realizzata da infratel e la successiva manutenzione della infrastruttura». L'appalto può essere rinnovato.
Ai partecipanti si chiede una cauzione provvisoria di 61.600 euro.

L'intera procedura sarà svolta sulla piattaforma telematica di Infratel. Per poter partecipare occorre prima registrarsi. I partecipanti dovranno descrivere e specificare le caratteristiche della rete di cui dispongono e che intendono proporre per la posa della fibra «specificando la sua lunghezza stimata e i comuni nel cui territorio è ubicata». «Dalla domanda - si legge sempre nel bando - dovrà risultare la titolarità o disponibilità di un'infrastruttura costituita da Cavidotti e/o da Palificazioni idonee alla posa di cavi in fibra ottica, in virtù di atti di concessione e/o autorizzazione su suoli, rilasciati da Enti Locali ed altre Amministrazioni, ovvero in base ad atti di assenso stipulati con privati, aventi una estensione minima anche non continuativa di 50 KM».

Il bando da 150 milioni pubblicato da Infratel per la posa della banda ultra larga

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