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Verona, investimento da 59 milioni per potenziare l'interporto

di Marco Morino

Il potenziamento dell’interoporto di Verona Quadrante Europa, annunciato ieri dall’amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana (Rfi) Maurizio Gentile, dal presidente dell’interporto Matteo Gasparato e dal sindaco scaligero Federico Sboarina, è un intervento di particolare rilevanza strategica perché collegato al nuovo tunnel ferroviario del Brennero e destinato a far compiere un salto di qualità al sistema italiano di movimentazione delle merci.

L’investimento globale, comprensivo del potenziamento della stazione ferroviaria, è di circa 59 milioni di euro. Lo sviluppo della progettazione degli interventi, considerato il peso strategico, è cofinanziato dalla Ue nell’ambito del progetto Veneto Intermodal. L’attivazione delle opere è prevista nel 2026.

L’investimento, spiega Gentile, consiste nella realizzazione del quarto modulo, attrezzato con cinque binari lunghi 750 metri - standard europeo di lunghezza dei treni merci -, gru a portale e aree di stoccaggio. Gli interventi consentiranno di aumentare la capacità complessiva del terminal intermodale di Verona, per offrire una adeguata risposta a una crescente domanda di trasporto combinato ferroviario, destinata a crescere con il completamento e l’entrata in esercizio della galleria di base del Brennero, nonché con lo sviluppo delle rete Alta velocità verso Est.

Per questo motivo, il potenziamento di Quadrante Europa prevede il collegamento diretto con la direttrice del Brennero e con la linea ferroviaria per Bologna. Queste azioni sono in linea con le strategie intraprese da Rfi per promuovere lo sviluppo del trasporto merci e il trasferimento (shift) modale dalla strada alla ferrovia. Obiettivo finale è promuovere l’integrazione fra la rete ferroviaria, gli interporti e i porti, condizione questa necessaria per ottenere la massima sinergia nella logistica del trasporto delle merci in un’ottica di massima sostenibilità e in linea con gli obiettivi stabiliti dall’Unione europea: trasferire il 30% del trasporto merci oltre i 300 chilometri sui binari entro il 2030 e il 50% entro il 2050.

«L’impegno di Rfi - dice Gentile - è far sì che il sistema di trasporti del Paese possa accogliere nel migliore dei modi le opportunità che deriveranno dall’apertura del traforo ferroviario del Brennero, nel 2028, nonché dall’avanzamento verso Est dell’Alta velocità. Inoltre i nostri programmi di investimento per il trasporto merci (circa 4 miliardi di euro) prevedono molteplici interventi su tutte le linee che afferiscono ai corridoi europei, con adeguamenti del modulo, della sagoma limite e del peso assiale, in modo tale da rendere il sistema italiano perfettamente integrato con il nostro mercato domestico di riferimento, l’Europa».

Nel 2018 sono transitate a Quadrante Europa circa 28 milioni di tonnellate di merci, di cui ben 8 milioni via treno. Sono stati lavorati circa 16mila treni annui, con una media di quasi 60 treni al giorno.

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