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Pendolari, Tpl, sicurezza, investimenti al Sud: in arrivo il nuovo Piano industriale Fs

di A.A.

Miglioramento del servizio per i pendolari, ampliamento del ruolo del Tpl su ferro rispetto alle auto private nelle grandi città, più intermodalità tra servizio ferroviario e reti di bus elettrici Fs, sempre più sicurezza su rete e treni, sviluppo del settore merci, competizione sul mercato europeo dei passeggeri, digitalizzazione, sviluppo di rete e servizi per intercettare flussi turistici in aumento. Il nuovo amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Italiane, Gianfranco Battisti, in carica da fine luglio, ha illustrato brevemente alla Camera, in audizione alla Commissione Trasporti, i punti principali del nuovo Piano industriale Fs 2019-2023 in preparazione. Nell'analoga audizione in Senato Battisti aveva anche parlato del completamento della rete ad alta velocità al Sud, sulle direttrici Napoli-Bari, in Sicilia, e sulla Salerno-Reggio Calabria (upgrading della linea esistente).

Circa i pendolari, Battisti ha ricordato il piano di investimenti da 6 miliardi di euro per il rinnovo del materiale rotabile per i treni regionali, «cambieremo in questo modo quasi l'80% del parco attuale». «Il nuovo piano - ha detto Battisti - sarà fortemente focalizzato sulle persone che viaggiano, in primis i pendolari». «In generale - ha aggiunto Battisti - ci concentreremo molto sul trasporto pubblico locale, vogliamo ribaltare l'attuale rapporto che nelle grandi città vede il 70% dei movimenti su auto private. Anche con lo sviluppo dell'intermodalità tra i servizi ferroviari e servizi innovativi su bus elettrici, da sviluppare». Sulla sicurezza Battisti ha parlato di investimenti per estendere i servizi Ertms, e sviluppo della capacità di fare manutenzione predittiva.

«Il mercato internazionale - ha proseguito Battisti illustrando il piano industriale in preparazione - sarà il nostro mercato domestico: abbiamo già società di diritto francese e tedesco, siamo pronti alla competizione, la direttiva europea 2016/2370 è per noi una grande opportunità». «Lo sviluppo del settore merci - ha proseguito - è un altro obiettivo del Piano: oggi il mercato è troppo frammentato, ci sono 150mila operatori. Le merci su ferro sono in Italia solo l'11%, noi dobbiamo irrobustirci e competere su larga scala». Infine il turismo: «Le previsioni - ha detto Battisti - dicono che da qui al 2030 arriveranno in Europa 150 milioni di turisti in più all'anno. Buona parte saranno in Italia, dobbiamo essere pronti, il turismo sarà il settore industriale che crescerà di più nel nostro paese. Dobbiamo redistribuire i flussi, oggi troppo concentrati su grandi città e alcuni periodi dell'anno. I servizi di trasporto vanno adeguati di conseguenza».

Trenitalia ha già oggi treni omologati per viaggiare a 350 km/h sulla rete ad alta velocità, ma il Ministero delle Infrastrutture ha per ora congelato l'autorizzazione. Lo ha spiegato l'Ad di Fs Gianfranco Battisti in audizione alla Camera, commissione Trasporti. «Abbiamo già treni omologati - ha spiegato - per viaggiare a 350 km/h, potremmo ridurre significativamente i tempi di percorrenza sulla Roma-Milano. Ma non siamo noi a decidere, abbiamo avuto un fermo. Sarà il Mit (Ministero delle Infrastrutture, ndr), insieme all'Art (Autorità Trasporti, ndr), a dirci quando potremo andare a quella velocità. Noi certamente già oggi saremmo in grado si fornire ai nostri clienti un servizio più veloce sulle linee Av».

«Quando ci sarà proposto un piano industriale lo analizzeremo, ad oggi non ci è stato proposto niente. Se poi mi chiedete le possibili sinergie con Alitalia, sono moltissime. In generale l'obiettivo deve essere mettere a sistema le porte di accesso del Paese, porti, aeroporti e stazioni ferroviarie». Così l'Ad di Fs Gianfranco Battisti in audizione alla Commissione Trasporti alla Camera, rispondendo alle domande sulla partecipazione di Fs nel salvataggio Alitalia.

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